Autore Redazione
mercoledì
22 Febbraio 2017
01:08
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Politica - Casale Monferrato

Sulla sanità l’opposizione rimprovera Titti Palazzetti: “avevamo previsto tutto. Ora faccia un gesto concreto e si dimetta”

L'esponente di Forza Italia ha chiesto di lasciare la Presidenza della conferenza dei sindaci Asl.
Sulla sanità l’opposizione rimprovera Titti Palazzetti: “avevamo previsto tutto. Ora faccia un gesto concreto e si dimetta”

CASALE MONFERRATO – L’opposizione di Casale è stata come Cassandra. Il centrodestra interviene sulla questione sanità dopo le esternazioni del sindaco, Titti Palazzetti, delusa dall’ultimo incontro con l’assessore regionale Saitta. Il primo cittadino finora ha racimolato promesse senza incassare sufficienti atti concreti. Una situazione che ha indotto Titti Palazzetti a pretendere un confronto con il presidente Chiamparino e a elencare i tanti punti ancora irrisolti della sanità cittadina. La posizione dell’amministrazione ha sorpreso il centrodestra che ha commentato amaramente la vicenda.

Nicola Sirchia di Forza Italia proprio la settimana scorsa aveva deciso di lasciare il consiglio comunale, disgustato “dal “teatrino” inscenato per posticipare la discussione consiliare sul OdG sulla sanità”, un tema definito critico per Casale già a gennaio 2015: “la famigerata Dgr 1/600 era della fine del 2014 e fin dal primo consiglio – ha spiegato Nicola Sirchia – chiesi un significativo intervento del sindaco a favore dei cittadini. Il risultato fu, allora come in tante occasioni, una serie di risposte evasive, e di promesse poi non mantenute. Purtroppo a distanza di anni vedo che la stessa sindaca deve ammettere la sconfitta che però danneggia tutta la città.”

Sirchia è rammaricato per una situazione denunciata con largo anticipo: “noi avevamo denunciato come il consiglio comunale avesse smarrito il suo ruolo e la sua capacità di indirizzo e i fatti ci stanno dando ragione su tutta una serie di drammatiche realtà territoriali. La situazione sanitaria è sola la prima questione che sta emergendo.” (Continua dopo il banner)

“Titti Palazzetti lasci la Presidenza della conferenza dei sindaci dell’Asl. Un atto per dimostrare la propria contrarietà e dimostrare di essere al fianco dei cittadini”
(Nicola Sirchia)

Per l’esponente di Forza Italia “adesso si può fare ben poco. Sicuramente però io partirei da qualche gesto significativo. Io per esempio mi sono dimesso dal consiglio. Ora chiedo alla sindaca dalla presidenza della conferenza dei sindaci dell’Asl. Usi questo atto per provare la propria contrarietà e si schieri al fianco di una cittadinanza che da tempo sta lottando senza il suo sindaco e senza la sua amministrazione”.

Sirchia ha poi rincarato la dose perché secondo l’azzurro “la sindaca dovrebbe dimettersi per inadeguatezza da sindaco. Certamente però occorre un segnale che dia risposte alle troppe problematiche cittadine. Da tempo chiedo una fiscalità agevolata per gli insediamenti produttivi ma riscontro l’immobilismo totale. Casale merita di più”.

Fortemente critico anche il consigliere Giorgio Demezzi: “dov’era il Sindaco Palazzetti quando il popolo manifestava a difesa della Clinica e dell’Ospedale? Non possiamo dimenticare la risposta che diede nel c.c. del 30 settembre del 2015, di fronte alla presentazione di più 7.500 firme raccolte a difesa della clinica, ‘Noi non dobbiamo fare solamente protesta, dobbiamo essere propositivi! A Casale c’è l’ospedale e noi dobbiamo fare un disegno organico del territorio, non si può andare avanti col mal di pancia della gente!’ e qualcun altro della maggioranza ‘Occorre un realismo pragmatico perché ci spiace che la clinica chiuda ma più che chiedere che quei soldi vengano spostati sull’ospedale non si poteva fare e il sindaco l’ha fatto come da suo dovere’. La lotta preannunciata dal Sindaco e il realismo pragmatico professato dai suoi consiglieri ecco a che cosa ha portato: chiusura della clinica, un sempre maggior ridimensionamento del nostro Ospedale senza alcun aumento di soldi trasferiti al nostro ospedale, anzi… non comprano neanche una nuova TAC per sostituire l’attuale ormai obsoleta, ed ora la Sindaca con la sua Amministrazione va a piangere dal Presidente Chiamparino, che con l’Assessore Saitta è l’artefice ed ideatore del disastro provocato dalla DGR 1/600, emanata dalla Regione Piemonte nel novembre del 2014.”

Demezzi ora chiede l’impegno di tutti “certo gli errori si pagano ed a questo punto sono più che mai necessari l’impegno e la partecipazione di tutti, con una visione strategica anche a medio/lungo termine, per evitare che il nostro ospedale, che nel tempo ha avuto una valenza regionale/provinciale, se non opportunamente difeso, diventi sempre più un ospedale locale.”

A chiudere l’attacco la sindaco anche i consiglieri Federico Riboldi di Fratelli d’Italia ed Emanuele Capra della Lega Nord. I due politici hanno definito prive di “lungimiranza le scelte del sindaco Palazzetti, che, a fronte della poltrona di presidente dei sindaci Asl ha ceduto la sede legale dell’Asl, piangendo lacrime da coccodrillo dopo“.  Sugli aspetti della sanità casalese si sono quindi chiesti Capra e Riboldi – sono anni ormai che lottiamo contro le scellerate scelte della Regione a guida Chiamparino, e solamente ora il sindaco e tutto il Pd casalese si accorgono di quanto fatto dai loro responsabili?

D’altronde – hanno ricordato – quando il centro destra unito sotto la bandiera del Presidio Sanità, portò alcune centinaia di persone davanti all’ingresso del nostro nosocomio nessuno degli stessi che ora si battono per la nostra Sanità era presente. Non erano presenti il Sindaco od un suo delegato, non erano presenti gli onorevoli, non erano presenti i sindaci menzionati all’incontro che sbandieravano un futuro di risultati miracolosi nelle “sedi opportune” hanno aggiunto Capra e Riboldi.

 

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