Autore Redazione
venerdì
3 Marzo 2017
15:57
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Politica - Alessandria

“L’Aso Al diventi un istituto di ricerca e cura sul mesotelioma”

L'Azienda ospedaliera ha maturato un'importante competenza sul mesotelioma che nel territorio conta circa 50 nuovi casi all'anno, contro i 33 della media piemontese e i 3 della nazionale
“L’Aso Al diventi un istituto di ricerca e cura sul mesotelioma”

ALESSANDRIA – Il Consiglio Comunale di Alessandria ha approvato ieri all’unanimità l’ordine del giorno presentato dal capogruppo della Lega Nord, Roberto Sarti, in cui si impegnano Sindaco e Giunta a farsi parte attiva presso tutte le sedi competenti, a partire dall’assessorato regionale alla Sanità, perché sia supportato il percorso di riconoscimento in Istituto di Ricovero e Cura a carattere scientifico (per patologie ambientali), dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria. L’ospedale ha maturato negli anni un’importante competenza sul mesotelioma, vera e propria “emergenza” del territorio con circa 50 nuovi casi all’anno, contro i 33 della media piemontese e i 3 della nazionale.

La nascita di un Istituto di Ricovero e Cura a carattere Scientifico permetterebbe di individuare un modello assistenziale in cui si integrino la clinica, la ricerca, la didattica e la formazione, al fine di migliorare l’assistenza  per neoplasie, come quella del mesotelioma, che per le nostre zone non possono essere definite rare.

Negli ultimi 5 anni l’ASO alessandrina ha consolidato la propria tradizione scientifica divulgando nella comunità scientifica i risultati raccolti, messi a sistema e valorizzati nella struttura Formazione e Promozione Scientifica, e inseriti in linee di ricerca istituzionalizzate.

Questa attività è già stata riconosciuta dalle istituzioni pubbliche e dalla Regione Piemonte tanto che lo stesso assessore alla Sanità, Antonio Saitta ha manifestato interesse e condivisione a portare avanti, coinvolgendo il territorio di Casale Monferrato, un percorso di crescita per l’ASO alessandrina ricordando che dopo la riforma della rete ospedaliera, il nosocomio è punto di riferimento per le province di Alessandria e Asti.

Un IRCCS, Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico – ha spiegato il capogruppo della Lega Nord in Consiglio Comunale, Roberto Sartié un Ospedale di eccellenza che persegue finalità di ricerca e clinica nel campo medico ed in quello della gestione e organizzazione dei servizi sanitari. Il Ministero della Salute vigila al fine di garantire che la ricerca svolta da un IRCCS sia finalizzata all’interesse pubblico con una evidente ricaduta positiva sul l’assistenza al paziente”. Con il riconoscimento del carattere scientifico, ha aggiunto Sarti, viene quindi sancito l’alto livello raggiunto nel trattamento di malattie di rilievo nazionale. In Piemonte esiste un solo IRCCS ed è rappresentato dall’istituto tumori di Candiolo, fiore all’occhiello della sanità non solo piemontese ma nazionale. Nel nostro ospedale – ha evidenziato Roberto Sarti – esistono professionalità sia mediche che paramediche perfettamente in grado di assumersi gli oneri di un Istituto di ricerca. Confido quindi nell’azione concreta e rapida della Regione Piemonte affinché tutto questo possa realizzarsi nell’interesse dei malati e secondariamente della nostra città.

L’approvazione dell’ordine del giorno all’unanimità – ha commentato il sindaco di Alessandria, Maria Rita Rossa – è stata una prova di grande responsabilità da parte del Consiglio Comunale. La nascita di un centro di ricerca scientifica su un argomento che ha profondamente e drammaticamente segnato la provincia di Alessandria permetterebbe di offrire cure d’avanguardia ai malati e un’assistenza estremamente qualificata. Non dimentichiamo che, se oggi molte patologie sono curabili, lo si deve alla ricerca. Il lavoro di questi anni, inoltre, ha fatto sì che vi siano ora le condizioni per rendere l’Azienda  “ospedale di insegnamento” quale credibile interlocutore con le Università. In questo senso la nascita dell’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico porrebbe solide basi per la nascita di una facoltà di Medicina e Chirurgia Alessandrina”.

 

 

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