Autore Redazione
mercoledì
22 Marzo 2017
05:45
Condividi
Eventi - Alessandria

Le Quattro Stagioni di Vivaldi per i “Mercoledi” del Conservatorio

In programma l'esibizione dell'ensemble l'Archicembalo.
Le Quattro Stagioni di Vivaldi per i “Mercoledi” del Conservatorio

ALESSANDRIA – Mercoledì 22 marzo alle 17, si rinnovano gli appuntamenti con i Mercoledì del Conservatorio all’Auditorium Pittaluga di Alessandria. In programma l’esibizione dell’ensemble  “L’archicembalo”, formato dal violino solista di Marcello Bianchi, i violini di Paola Nervi, Marco Pesce e Giulia Sardi, la viola di Mauro Righini, il violoncello di Claudio Merlo, il violone di Matteo Cicchitti e il clavicembalo di Daniela Demicheli. L’ensemble proporrà le “Le Quattro Stagioni” di Vivaldi.

L’Archicembalo nasce nel 2000 dal desiderio di Marcello Bianchi e Daniela Demicheli di dare vita ad un ensemble dedito ad eseguire il repertorio musicale dal primo Barocco al Classicismo, nel rispetto delle prassi dell’epoca e su strumenti originali, con l’intento di una ricerca filologica che riporti ad un ascolto del repertorio “antico” libero da anacronistiche contaminazioni stilistiche. L’ensemble è costituito da musicisti che svolgono attività concertistica in Italia e nel mondo (Austria, Germania, Francia, Spagna, Svizzera, Belgio, Inghilterra, Cecoslovacchia, Polonia, Turchia, Medio ed Estremo Oriente, Stati Uniti, Sud America), con incisioni discografiche per le etichette Brilliant, Tactus, Bongiovanni, ME Operae, Stradivarius, Nuova Era, e registrazioni per le principali reti televisive e radiofoniche europee. Presente da allora in importanti stagioni, rassegne e festival musicali di tutta Europa e particolarmente impegnato nella diffusione del repertorio italiano del ‘600/’700 , l’Ensemble ha rivolto il suo interesse soprattutto all’opera di Antonio Vivaldi, sviluppando un ambizioso progetto discografico di cui fa parte il nuovo CD pubblicato da Tactus, dedicato ai Concerti ed alle Sinfonie per archi e continuo del Maestro veneziano.

Le “Stagioni” di Antonio Vivaldi, uno dei più prolifici compositori dell’epoca barocca, vedono la prima edizione a stampa, sebbene fossero state scritte diversi anni prima, nel 1725 ed a tutt’oggi, sono le composizioni più suonate al mondo. I quattro concerti, parte di una raccolta di dodici, intitolata “Il Cimento dell’Armonia e dell’Invenzione” appartengono ad un modo di scrivere chiamato “descrittivo” o “a programma”, una composizione musicale che ha come obiettivo di raccontare una storia, un ambiente o un personaggio, un evento naturale, una condizione psichica, come la preoccupazione, l’angoscia, la felicità e così via, attraverso i soli mezzi del linguaggio musicale. Nelle sue stagioni, il Prete Rosso, così chiamato a causa della sua capigliatura, associa alcuni sonetti (probabilmente scritti proprio di suo pugno) ad ogni movimento dei 4 concerti, creando così un legame perfetto e assoluto tra due doni inestimabili, la parola e la musica, e, per rendere ancora più potente l’impatto descrittivo, attribuisce ad ogni stagione un proprio stato d’animo, creando così un rapporto inscindibile tra il ciclo delle stagioni e quello della vita.
La parola diventa musica e la musica, parola.

 

Condividi