Autore Redazione
venerdì
14 Aprile 2017
00:34
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Eventi - Alessandria

Tutta l’ipocrisia possibile nella quotidianità coniugale. Recensione di “Condoglianze per il matrimonio”

Tutta l’ipocrisia possibile nella quotidianità coniugale. Recensione di “Condoglianze per il matrimonio”

ALESSANDRIA – La quotidianità spesso nasconde ipocrisie e crudeltà mentali. Il legame coniugale è l’argomento di “Condoglianze per il matrimonio”,  tratto da due atti unici di Aldo Nicolaj che Laura Bombonato e Davide Fabbrocino hanno messo in scena  giovedì 13 aprile alla Ristorazione Sociale, nell’ambito della Rassegna Voglia di Teatro.

Proprio il matrimonio può essere tutto e  il suo contrario, può essere unione basata sul sentimento oppure costruzione legale finalizzata ad altro. Nei due atti-episodi, entrambi ambientati in camera da letto, le coppie sono diverse per età e condizione, ma prevale sempre un legame che nulla ha che fare con la sincerità e l’amore. Nel primo caso un marito ossessivamente metodico programma la morte della moglie malata ed è contrariato da un suo miglioramento. Il paradosso è estremo: Davide Fabbrocino strabuzza gli occhi e nega l’evidenza, mentre la moglie/Laura Bombonato cerca di persuaderlo della ritrovata salute, sino ad un finale tragicomico. Il gioco è determinato dal prevalere della personalità dell’uomo sulla donna, con delle venature psicologicamente malate e un tratto diabolico.

Tutto si ribalta nel secondo atto, quando due sposini alla prima notte di nozze paiono felici e innamorati. Qui sarà lei ad attivare un meccanismo di svelamento progressivo che porterà entrambi a riconoscere la vera natura del legame, ovvero l’interesse economico. Il crescendo del dialogo, determinato dai modi pacati ma insinuanti di Laura Bombonato,  è molto godibile e si rispecchia nel fare prima lezioso e poi collerico di Fabbrocino.

Aldo Nicolaj è spietato nel descrivere tutta l’ipocrisia possibile in quella che dovrebbe essere un’unione d’amore e i protagonisti hanno reso merito ai suoi contenuti pungenti. Una scrittura molto attuale, un tratto caustico e battute spiazzanti, soprattutto un’ottima intesa dei protagonisti, che hanno calcato sull’aspetto comico senza perdere di vista la cattiveria, tanta a pensarci, insita nei dialoghi. Molte risate e un ottimo riscontro da parte del numeroso pubblico della Ristorazione Sociale. Uno spettacolo che scorre leggero e colpisce per la sua sottile intelligenza.

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