4 Marzo 2014
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Davide Baiocco a Gold Sport Lunedi’: ‘continuare con l’Alessandria sarebbe un onore’
L’arma in più dell’Alessandria in questa seconda parte di stagione. Chissà come sarebbe finita per i grigi la gara di domenica contro il Forlì, chiusa in inferiorità numerica, senza l’apporto di Davide Baiocco in mediana. Impossibile fare previsioni ma di certo l’arrivo dell’ex Perugia e Juventus ha contribuito ad alzare la qualità tecnica, ma soprattutto mentale del gruppo di mister D’Angelo che, questo martedì, si ritrova per preparare la gara casalinga di domenica contro il Bassano.
“Sono riuscito a dimostrare che ancora posso dare il mio contributo a una causa importante come quella grigia” ha detto Davide Baiocco nell’ultima puntata di Gold Sport Lunedì “le vittorie sono sempre fonte di autostima, quella di domenica è ancora più importante. Ma per crescere devono essere importanti anche le sconfitte. La forza di questa squadra sarà quando riusciremo a mantenere alto il livello mentale di concentrazione durante la partita. Non è successo per mezzo tempo contro il Renate e lo abbiamo pagato a caro prezzo. Comunque il processo di crescita di questa squadra è più che buono.”
D- I tre punti ottenuti a Forlì però, hanno un sapore più speciale di altri, vero?
“L’obiettivo finale è, oltre alla C unica, contribuire alla crescita generale della squadra. Il risultato di domenica ha dato una ulteriore spinta e maggior convinzione. Parlo di Andrea Servili che stava giocando poco e ha fatto la differenza, così come Romano che è entrato al posto di Cammaroto. Lui Mariotti e Sabato si sono fatti trovare pronti in un momento difficile. Ma faccio una menzione anche per i compagni che erano in tribuna e in panchina, la partecipazione di chi sta fuori rappresenta una spinta per chi gioca, che li rispetta dando sempre qualcosa in più. Contro il Forlì sono stati tutti fondamentali, “erano su ogni pallone”, senza mai farci mai calare la concentrazione.”
D-Sul nostro sito radiogold.it molti tifosi ti hanno chiesto di restare anche il prossimo anno, magari anche con un ruolo dietro la scrivania. Cosa ne pensi?
“Ora mi voglio godere quello che abbiamo, mi sto divertendo molto. Sto bene fisicamente, ho avuto un’accoglienza eccezionale, in un gruppo bello e sano, un mister molto preparato. Poi vedremo come starò alla fine e se ci sarà la volontà di continuare questo bel percorso. Mi sono trovato subito bene e questo può sinceramente condizionare le mie scelte. Sarebbe un onore se mi verrà proposto di continuare a collaborare alla causa grigia. Mi gratifica e mi fa sentire importante.”
D- Ma pensi a un Baiocco non più calciatore? In passato ti sei distinto fuori dal campo per aver aperto una scuola calcio a Catania, insieme a Andrea Sottil.
“E’ da un po’ che penso. Sono pronto a valutare per me anche un ruolo differente. Ma per ora spero ancora di stare bene fisicamente. Sulla scuola calcio in Sicilia purtroppo il progetto è naufragato. Per fare queste cose devi essere presente sul territorio e, in quel caso, mancavano le persone serie per un progetto importante. Fare tutto questo ad Alessandria? Il presidente Di Masi ha le idee chiare. Si parla di giovani, di centro sportivo. Se una società ha le basi forti, non crolla anche in caso di retrocessione. Conosco gli allenatori delle giovanili dell’Alessandria. Ho visto da vicino gli Allievi e la Berretti che si allenano con noi il giovedì. C’è un buon materiale, un ottimo lavoro alle spalle.“
D- La maglia più prestigiosa che hai indossato è stata di sicuro quella della Juventus. Ho letto in una tua intervista passata che ti rimproveravi sul fatto che a Torino avresti potuto fare di più.
“E’ stata un’esperienza che avrei potuto vivere meglio. Forse sarebbe stato meglio andate alla Juventus con qualche anno in più e con qualche rudimento maggiore a livello tecnico tattico. Magari io non ero pronto e loro non erano sicuri su di me. Mi avevano chiesto di giocare davanti alla difesa, come sto facendo adesso con l’Alessandria ma fino ad allora, a Perugia, avevo giocato soprattutto in fase offensiva. A parte questo ho conosciuto un ambiente speciale, gente che ha vinto tutto ma che voleva migliorarsi continuamente, persone umili, serie, di alto profilo. Lo dico sempre ai più giovani. Questa è la mentalità vincente: occorre aspirare sempre al massimo. Sono un centrocampista? La mia ambizione deve essere giocare contro Pirlo e dimostrare che non sfiguro sul campo con lui. Questo mi ha dato la Juve.”
Foto di Francesco Barilaro, tratta dalla pagina Fb dell’Alessandria.