6 Maggio 2014
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Il presidente dei grigi Di Masi tuona contro i tifosi ‘irriconoscenti’. ‘Deluso da chi domenica se n’e’ andato’
Si definisce un “innamorato ferito” Luca Di Masi. Ai microfoni di Gold Sport Lunedì il presidente dell’Alessandria non le ha certo mandate a dire a chi, domenica, ha abbandonato lo stadio Moccagatta perdendosi la festa per la promozione. La delusione per la sconfitta contro il Porto Tolle, secondo il numero uno grigio, non avrebbe dovuto condizionare in negativo il giudizio sull’annata di Cavalli e compagni.
“Sono molto deluso da quei tifosi che se ne sono andati” ha sottolineato Di Masi su Radio Gold News “Ringrazio chi è rimasto, sono quei tifosi che ci saranno sempre e per loro lavorerò. Ho sempre detto che bisogna crescere insieme ma chi non mi segue resta indietro. Non ho capito perchè molti se ne sono andati. Non capisco chi ha detto che non si riconosce in questa squadra, e che spera in un anno migliore, la prossima stagione. Ma come è possibile? Quest’anno siamo secondi per numero di punti nel girone di ritorno, il secondo miglior attacco campionato, secondi come vittorie e come differenza reti, come vittorie e gol in casa, l’ultima C1 è stata conquistata 14 anni fa, abbiamo la seconda miglior media punti di sempre tra C2 e C1, nell’era dei tre punti, con 1.67 punti a partita, 59 gol fatti con 15 giocatori diversi. Una annata straordinaria.”
D- Tra i commenti comparsi sul nostro sito c’era chi invocava una maggior presa di responsabilità, dopo l’invito a venire al Moccagatta sbandierato durante la settimana…
“Non è che abbiamo organizzato la festa per la possibile vittoria col Porto Tolle, ma per la promozione. E poi basta con i continui cori agli ex. Si è continuato a osannare Notaristefano fino a che non si è capito che forse, con lui in panchina, rischiavamo la serie D. Invece non capisco perchè non è stato mai fatto un coro per mister D’Angelo. I ragazzi hanno dato il massimo anche domenica, erano motivatissimi per fare i tre punti e in campo si è visto. Non è stata la classica partita da fine stagione. Occorre essere riconoscenti a questi giocatori, siamo una unica famiglia. L’Alessandria Calcio è una cosa unica. Sono miei giocatori, che ho scelto e vanno aiutati. Sono uomini come tutti noi e rappresentano l’Alessandria. E non è tutto dovuto solo perchè ci chiamiamo Alessandria, guardate il Rimini, che ora è in serie D. Mi fa imbestialire l’irriconoscenza, se si è riconoscenti con me lo si deve essere anche con i giocatori.”
D- Quando sarà svelato il nome del nuovo ds?
“Tra circa dieci giorni, per rispetto della società dove sta lavorando. E’ un dirigente che ha molti contatti e conoscenze anche sui giovani e a questo proposito voglio complimentarmi con i nostri Allievi Nazionali che hanno raggiunto le finali. Stiamo crescendo molto col settore giovanile, l’anno prossimo questo aspetto sarà ancora più potenziato.”
D-Cosa le è piaciuto di più della squadra quest’anno? Un giocatore in particolare?
“Mi ha sorpreso lo spirito di gruppo della squadra. Se devo fare un nome è quello di mister D’Angelo che ha creato questa unione forte. Beh, poi parlando di sorprese certamente i 9 gol di Valentini.”
D- Quanto cambierà l’Alessandria nella prossima stagione?
“L’organico non è assolutamente da smembrare. Certo ci sono degli innesti. Sotto contratto avremo circa 10 giocatori, per il resto si tratta di accordi in scadenza. Vedremo, c’è anche la possibilità di qualche prolungamento.”