23 Novembre 2018
08:41
Qualche anticipazione su la “Mezza Stagione” di Costigliole
COSTIGLIOLE D’ASTI – E’ imminente l’annuncio del cartellone della Mezza Stagione del Teatro di Costigliole, con la direzione del Teatro degli Acerbi. Gli Acerbi, da vent’anni (freschi di festeggiamento) attivi nel mondo teatrale astigiano e impegnati in tournée che quest’anno hanno portato spettacoli come “Pinin e le masche” e “Soldato mulo va alla guerra” in tutta Italia, hanno curato anche il cartellone di spettacoli Teatro Scuola 2018/2019 del Comune di Asti per le scuole. In tutto otto spettacoli dal 4 dicembre al 23 marzo 2019 in vari spazi teatrali cittadini, con tematiche e linguaggi declinati per i quattro cicli scolastici, con la collaborazione della Fondazione Piemonte dal Vivo, del Progetto Teatro Ragazzi e Giovani Piemonte e il contributo della Fondazione C.R.Asti. Qui tutti i dettagli della rassegna. Una bella offerta per una città che, non a caso vanta, una realtà come PATRIC (Polo astigiano per il teatro di ricerca e di innovazione contemporaneo), che vede schierati il Comune di Asti, l’associazione Craft, Teatro di Dioniso e Teatro degli Acerbi in una rete operativa teatrale e culturale che dà evidenti e buoni frutti.
A Costigliole, per il momento, due le anticipazioni certe per la Mezza Stagione: il posticipo a sabato 23 marzo di “Don Chisciotte” di Stivalaccio Teatro, precedentemente previsto a novembre, e il Capodanno a Teatro.
Sarà proprio con l’appuntamento ormai consolidato del Capodanno a Teatro, questa volta in musica, che inizierà il cartellone. Il concerto di Capodanno spazierà tra opera, operetta e canzone con quattro interpreti lirici e pianista in un programma di brani accattivanti e in tema festaiolo. Sarà seguito dal brindisi al castello, un luogo che merita di essere visitato e vissuto.
Il “Don Chisciotte”, nelle forme della commedia dell’arte di Stivalaccio Teatro, sarà lo spettacolo di chiusura cartellone. Il genere sembra suggerire un carattere brillante della stagione, alla riscoperta della tradizione popolare nel senso più nobile. In un contesto metateatrale, due attori della commedia dell’arte raccontano la messa in scena del testo di Cervantes che li salvò, nella Venezia del 1542, dalla sentenza di morte dell’inquisizione. “L’effetto è pirotecnico e vorticoso, in una sovrapposizione temporale che travolge anche il testo, contaminato da citazioni letterarie e teatrali di ogni epoca”, e per saperne di più, qui la recensione dello spettacolo.
Queste le anticipazioni. Ancora qualche giorno per tutti gli appuntamenti.