“Pronto a chiamare Striscia la Notizia”. Cittadino di Casalbagliano stufo dell’acqua di fogna in casa

ALESSANDRIA – Prima il prefetto e poi, forse, il Gabibbo. Il signor Marco Piacenza è pronto a chiamare anche l’inviato di Striscia la Notizia per trovare una soluzione al problema dell’acqua in casa. Abitante di via Oratorio nella frazione alessandrina di Casalbagliano, il nostro ascoltatore ha contattato la redazione di Radio Gold News, sottolineando l’immobilismo delle istituzioni a fronte di questo problema. Tra gennaio e marzo di quest’anno il signor Piacenza ha incontrato il sindaco Rossa, Amag e Aipo senza ottenere alcun risultato. Nella sua stessa condizione circa 150 famiglie del sobborgo alessandrino, stufe di dover fare i conti con l’acqua che esce dai tombini in caso di pioggia abbondante.

Nei prossimi giorni il cittadino di Casalbagliano vedrà anche il Prefetto Romilda Tafuri, secondo lui una delle ultime opportunità per smuovere qualcosa. “Basta qualche giorno di pioggia copiosa o la classica “bomba d’acqua” estiva per ricreare il problema” ha detto il signor Piacenza “L’acqua arriva nelle nostre case perché piazza del Castello è in pendenza proprio verso le nostre abitazioni e non c’è alcuna bocchetta di fognatura. Ormai sono stufo di rimetterci sempre. Ogni tre mesi devo ridipingere la casa perché ho la muffa al primo piano. E’ da 10 anni che questa situazione si trascina.”

Poco meno di due settimane fa la nostra redazione aveva contattato Palazzo Rosso, in particolare il vicesindaco Giancarlo Cattaneo che aveva dato alcune rassicurazioni. “La rete fognaria” aveva ricordato il membro della giunta Rossa “aveva subito una ricalibratura per favorire il deflusso dell’acqua piovana nel fiume. Entro due mesi è in programma la riasfaltatura di via Marinetti.” Per evitare esondazioni in casi di piena straordinaria, inoltre, l’amministrazione aveva espresso l’intenzione di installare, insieme ad Amag, una o due pompe di sollevamento. CLICCA QUI 

L’auspicio del signor Piacenza è che queste non siano le “solite barzellette sentite da 10 anni.” Anche perché altrimenti l’ultima carta da giocare, come detto, sarebbe una sola: chiamare un pupazzo rosso dall’accento genovese.

Le foto, scattate dal signor Piacenza, risalgono allo scorso novembre