17 Febbraio 2022
17:36
Roberto Rossi confermato alla guida dell’Anpi provinciale di Alessandria
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Domenica 13 febbraio nella sede della Camera del Lavoro di Alessandria il primo comitato provinciale dell’ANPI ha nominato gli organismi dirigenti. Roberto Rossi è stato confermato presidente e sarà coadiuvato da Gianluigi Pallavicini, vice presidente vicario e da Carla Gagliardini seconda vice presidente. Segretario con compiti di coordinamento della segreteria è stato confermato Mauro Bressan.
La segreteria è composta da Dario Gemma con compiti organizzativi, Filippo Orlando tesoriere, Gian Carlo Goslino responsabile amministrazione, bilancio, bandi e concorsi, Roberta Cazzulo, Mara Scagni, Fabio Gandi, Stefano Barbieri. Presidente del Consiglio provinciale è stato nominato Marco Megazzini. La scelta del direttivo, votato all’unanimità, ha avuto come criteri la ricerca della parità di genere, e l’equilibrio tra i territori della Provincia.
Il primo comitato provinciale dell’Anpi, dopo il recente congresso del 16 gennaio che ne ha designato i componenti, è stato particolarmente importante. In provincia di Alessandria l’Associazione Nazionale Partigiani conta 2.000 iscritti ma per la prima volta dalla sua nascita, il comitato non comprendeva i Partigiani viventi, questo per limiti di età degli stessi. Non ha avuto, inoltre, il suo punto di riferimento nella persona di Carla Nespolo, purtroppo recentemente scomparsa. “Nonostante ciò il comitato provinciale ha ripreso il suo pensiero che ci ha continuamente esortato a guardare sempre oltre, ad ascoltare e confrontarsi con gli altri in un mondo che cambia in continuazione, perché l’ANPI deve avere come compito quello di aggregare le forze migliori della società e confrontarsi sui grandi temi quali il lavoro e la dignità dell’individuo, il diritto all’assistenza sanitaria, all’istruzione e a vivere con uguali diritti in un ambiente sano, la giustizia sociale e la difesa della pace. Questi sono punti cardine della nostra Costituzione, che difendiamo e che lottiamo affinchè sia pienamente applicata. L’ANPI, oggi che ci sono ormai pochi partigiani viventi, ha la responsabilità etica e civile di raccogliere il testimone degli ideali e dei valori incardinati nella nostra Costituzione, che i partigiani ci hanno consegnato, al prezzo della vita, durante la Resistenza. Contribuire alla crescita di una coscienza civile, democratica e antifascista ha portato la nostra associazione a progettare attività innovative di formazione, socializzazione, inclusione e di prossimità che saranno presentate nel corso dell’anno”.