Autore Redazione
mercoledì
15 Febbraio 2023
05:00
Condividi
Cronaca - Alessandria

Su Netflix “La legge di Lidia Poët”, la serie sulla prima avvocata italiana con l’alessandrino Pier Luigi Pasino

Su Netflix “La legge di Lidia Poët”, la serie sulla prima avvocata italiana con l’alessandrino Pier Luigi Pasino

ALESSANDRIA – Da questo mercoledì 15 febbraio sul colosso dello streaming Netflix si potrà vedere la nuova serie “La legge di Lidia Poët”, ispirata alla vera storia della prima avvocata italiana. Nei panni di Enrico Poët, il fratello della protagonista, interpretata da Matilda De Angelis, ci sarà l’attore alessandrino Pier Luigi Pasino. I “battibecchi” tra i due personaggi saranno frequenti nella serie, ha raccontato a RadioGold l’attore alessandrino. Tra Enrico e Lidia, infatti, c’è una “questione famigliare irrisolta”, un nodo che vedremo sciogliersi nel corso delle sei puntate delle serie, seguendo i casi dell’avvocata e la sua battaglia per essere riammessa all’Ordine.

Lidia Poët è stata una “figura chiave nella lotta per i diritti delle donne e per arrivare al suffragio universale, ha ricordato Pasino. Laureata in Giurisprudenza, fu la prima donna ammessa all’Ordine degli Avvocati e con determinazione difese per lunghi anni il suo diritto a esercitare la professione, revocato solo “perché donna”.  Sotto l’ala del fratello Enrico, anche lui avvocato, continuò a difendere i più deboli e contribuì alla realizzazione dell’attuale diritto penitenziario. E, alla fine, vinse anche la sua battaglia per rientrare nell’Ordine.

Calarsi nel fratello della donna, Enrico Poët, è stata una sfida per l’attore. Distante dal “rigido e conformista” avvocato di fine ‘800, Pier Luigi Pasino si è preparato al ruolo anche studiando i testi di diritto dell’epoca, aiutato dal compagno di sua cognata, avvocato dei giorni nostri.  

L’attore non è all’esordio davanti alla macchina da presa. Il suo debutto è stato proprio in un film, “Texas di Fausto Paravidino, quando ancora studiava recitazione a Genova, città diventata da allora la sua “base”.  Negli anni ci sono stati tanti piccoli ruoli e poi, prima dell’inizio delle riprese della serie Netflix, anche l’importate parte in “Lovely Boy, film diretto da Francesco Lettieri e presentato in anteprima alla Mostra del Cinema di Venezia. Nella serie “La legge di Lidia Poët” Pasino avrà però il suo primo ruolo da co-protagonista in una serie.

In teatro l’attore è invece abituato a essere al centro della scena.

La prima esperienza su un palcoscenico risale agli anni del liceo. Pasino, nato “in Alessandria” nel 1981, ha frequentato lo Scientifico “Galileo Galilei” e si è avvicinato alla recitazione seguendo il corso tenuto in quegli anni a scuola da Luigi Todarello. Già allora sentiva dentro il fuoco della recitazione? “No”, ammette con sincerità l’attore.

Quel corso prevedeva uno scambio culturale e “più che per vocazione” l’allora liceale è salito sul palcoscenico per andare poi in Olanda e in Spagna. Quelle prime esperienze durante il liceo hanno però acceso una scintilla che si è trasformata in fiamma quando l’attore, dopo il diploma, ha incontrato Massimo Mesciulam, suo insegnate alla scuola di recitazione di Genova.

La passione è poi diventata mestiere. L’attore ha creato una sua compagnia con cui ha girato i teatri mettendo in scena testi inglesi di drammaturgia contemporanea e, parallelamente, ha portato avanti la sua attività di musicista, prima con il gruppoLuke & The Lion” e ora con il suo progetto solista “Pasino”. Con la band aveva suonato anche ad Alessandria e ora vorrebbe presentare in città anche i nuovi brani. Nell’attesa di tornare ad Alessandria, Pier Luigi Pasino si è sentito un po’ “a casa” già  durante le riprese della serie Netflix. “La legge di Lidia Poët” è stata girata tra Torino, Racconigi e Asti, tra i mesi di ottobre e gennaio: “Soprattutto durante le riprese a Torino c’era spesso una fitta nebbia. La troupe, che veniva da Roma, era spersa. Io, invece, mi sentivo a casa”.

 

Condividi