Autore Redazione
martedì
30 Maggio 2023
05:56
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Cronaca - Alessandria

Peste suina, Commissario Nazionale: “Almeno tre anni per sconfiggerla”. Pd: “Ritardo sensibile”

Peste suina, Commissario Nazionale: “Almeno tre anni per sconfiggerla”. Pd: “Ritardo sensibile”

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – “Ci vorranno tre anni almeno per l’eradicazione della Peste suina africana, ma il Piemonte per il momento è promosso per quanto sta facendo”. Queste le parole del Commissario Nazionale per la Psa Vincenzo Caputo, intervenuto questo lunedì nelle commissioni regionali. “Nelle aree di restrizione non bisogna abbassare la guardia e, soprattutto, serve un maggior impegno da parte delle province e del mondo venatorio. Chiederò alla comunità piemontese ulteriori sforzi, con i servizi veterinari attivi h 24” ha aggiunto Caputo.

La peste suina africana, come ribadito Caputo, può avere gravissime ripercussioni sulla salute della popolazione animale interessata e sulla redditività del settore zootecnico suinicolo, con possibili pesanti danni economici in relazione al blocco delle movimentazioni delle partite di suini vivi e dei relativi prodotti derivati all’interno dell’Ue e nell’export. Maiali e cinghiali sani possono contagiarsi tramite contatto con animali ammalati, per questo, come ha annunciato il commissario, si è iniziato ad utilizzare anche gli elicotteri per la rimozione delle carcasse infette dei cinghiali ed anche l’Esercito per il controllo dei corsi d’acqua. Il commissario ha anche chiesto “tolleranza zero per i cinghiali nei centri abitati”, nonché il coinvolgimento sempre più diretto dei sindaci.

Sono circa un milione e cinquecentomila i cinghiali in eccesso sul territorio nazionale; Caputo ha recentemente firmato l’ordinanza che procede alla revisione complessiva delle misure adottate dallo scorso anno: armonizza le misure di eradicazione, controllo e prevenzione della malattia da applicarsi nelle zone infette, in quelle di restrizione e confinanti, e fornisce nuove indicazioni di controllo. Caputo ha inoltre annunciato una nuova ordinanza per il contrasto del commercio abusivo delle carni di cinghiale.

“Non siamo rassicurati” hanno sottolineato il consiglieri regionali Pd Domenico Ravetti e Monica Canalis “a distanza di un anno e mezzo dal ritrovamento delle prime carcasse infette, infatti, risultano soltanto 7.000 prelievi di cinghiali e molte lentezze nel processo di spostamento delle carcasse. Se pensiamo che il depopolamento dei cinghiali dovrebbe essere completo nell’area con restrizioni e molto elevato nelle aree senza restrizioni, capiamo quanto è sensibile il ritardo. Il commissario ha prospettato la necessità di ulteriori 36 mesi per eradicare la malattia, un tempo che forse avrebbe potuto essere più breve, per sollevare le imprese, i comuni, e tutti gli altri soggetti penalizzati dalle restrizioni”. 

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