Sergio Pirozzi, dalle vittorie tra i Dilettanti al dramma di Amatrice: “Ora il mio sogno è salvare i Grigi”
ALESSANDRIA – “Chi non insegue i propri sogni è destinato a fallire, ora il mio sogno è salvare l’Alessandria“. Allenatore, sindaco, consigliere regionale, di sicuro il nuovo tecnico dell’Alessandria Calcio, Sergio Pirozzi, ha alle spalle una storia di uomo e di professionista ricca di esperienze e aneddoti.
“Sono nato a San Benedetto del Tronto ma ho sempre vissuto ad Amatrice, lontano dalle grandi città. Ho compiuto un grosso cammino fatto di sacrifici e di passione, da allenatore ho vinto tutti i campionati dalla Seconda Categoria alla serie D, oltre alle salvezze centrate in C con Rieti e Viterbese”. A livello nazionale, però, il suo nome è legato alla tragedia del 24 agosto 2016, il terremoto ad Amatrice, il Comune che Pirozzi da sette anni stava già guidando da sindaco: “Lì ho visto la morte negli occhi“. “Dal 2009 decisi di diventare allenatore della mia comunità, in precedenza avevo fatto esperienza all’Ascoli con la Primavera, quando fummo eliminati dall’Inter di Balotelli e poi fui vice allenatore dei marchigiani in serie B. Ma nel 2009 la mia comunità stava vivendo un momento di grande sbandamento e mi candidai a sindaco (restò primo cittadino fino al 2018, ndr). Sapevo che non avrei potuto fare il mister da professionista. Ho comunque allenato tra i dilettanti fino al 2016, quando dopo il terremoto lasciai il Trastevere. Tre anni fa sono tornato proprio al Trastevere, col quale ho vinto i playoff in serie D contro il Siena di Alberto Gilardino, il mio compagno di corso Uefa A, al quale sono approdato per titoli di campionati vinti”.
L’ultima squadra allenata da Pirozzi è stato l’Atletico Ascoli, col quale ha vinto l’Eccellenza. “Questa con l’Alessandria Calcio è la mia prima esperienza lontano da casa. Prima di accettare ho chiesto il permesso ai miei figli e loro hanno detto di inseguire i miei sogni. Come giocherà l’Alessandria? Le mie squadre hanno sempre dato tutto sul campo, correndo per 95 minuti. Mi sono sempre guadagnato tutto col sudore. Ho la fortuna di poter parlare col direttore Corda che è stato allenatore e conosce il calcio, faremo insieme tutto quello che c’è da migliorare, dobbiamo fare più punti possibili. I moduli? L’integralismo non paga mai, tocca all’allenatore adattarsi alle caratteristiche dei propri calciatori”.
Significativa anche la sua carriera politica: dopo i 9 anni da sindaco di Amatrice (“nel post terremoto mi sono ritrovato a parlare con tutti, da Angela Merkel all’attuale Re Carlo di Inghilterra fino a Sergio Marchionne, che fece una donazione per rifare la scuola di Amatrice, andai a Toronto in due giorni”), nel 2018 Pirozzi viene eletto consigliere regionale con una lista civica dopo essersi candidato Governatore. Passato poi tra le fila di Fratelli d’Italia, nel 2022 ha invece aderito alla Lega, diventando referente del dipartimento Eventi Emergenziali e Protezione Civile.
Meritorio il suo impegno da consigliere regionale. “Ho fatto approvare tre leggi, passate all’unanimità, non un fatto scontato se si considera che facevo parte dell’opposizione” ha raccontato Pirozzi “la prima riguarda la prevenzione sismica, la seconda prevede l’installazione dei Centri di Protezione Civile di prossimità (per farla mi sono ispirato proprio all’organizzazione piemontese di Protezione Civile) e infine la terza riguarda i padri separati”.
Nella foto Sergio Pirozzi insieme al direttore Ninni Corda, all’allenatore dei portieri Andrea Servili e al match analyst Gianmarco Ievoli.