21 Agosto 2025
17:26
Fermati dopo due truffe: i Carabinieri scoprono tutto e li arrestano
PAVIA – Ancora truffe ai danni di cittadini anziani sventate però grazie all’azione dei Carabinieri. I militari infatti ieri, 20 agosto 2025, si sono imbattuti nella Fiat 500 di due 21enni incensurati, scoprendo, a bordo della loro auto, fermata a Gravellona in Lomellina, 1.400 euro in contanti in banconote di diverso taglio e un sacchetto, nascosto sotto il sedile anteriore, con all’interno diversi monili in oro. Grazie a successivi accertamenti i militari hanno così scoperto che quanto rinvenuto era provento di una truffa perpetrata nelle ore precedenti ai danni di una signora di 76 anni residente a Broni.
Come ha poi spiegato la vittima, in lacrime, un uomo aveva chiamato spacciandosi per Carabiniere per poi far credere che la figlia fosse stata tratta in arresto per omicidio stradale chiedendo infine 7.000 euro o preziosi per poterla aiutare. Per rendere tutto più credibile il malfattore aveva anche fatto parlare, sempre la telefono, la complice che si era spacciata per la figlia. Il finto militare ha poi ripreso la conversazione senza chiudere la telefonata per impedire alla signora di contattare altre persone e nel frattempo un complice si era presentato in casa per ritirare il bottino. Solo quando il marito della vittima è rincasato, e i due hanno chiamato la figlia sulla reale utenza telefonica, è emersa la truffa. Dalla verifica del mezzo i veri Carabinieri hanno quindi scoperto un altro indirizzo registrato sul navigatore del telefonino di uno degli arrestati, intuendo una possibile seconda truffa. Raggiunto quel luogo si è infatti scoperto che una altra donna di 94 anni era pronta a consegnare un sacchetto con altri monili in oro e 1.000 euro in contanti, facendo così emergere che quella seconda vittima era stata contattata dai truffatori con modalità analoghe alla prima situazione. Anche nel secondo caso la signora, preoccupata per le paventate sorti della figlia, aveva racimolato sia soldi che oggetti di valore che aveva in casa.
I due sono stati quindi dichiarati in arresto e trattenuti nelle camere di sicurezza della Stazione Carabinieri di Gravellona L. in attesa dell’udienza di convalida prevista per la mattinata odierna. La refurtiva rinvenuta, dopo il riconoscimento, è stata riconsegnata alla prima vittima.
Le tecniche adottate di volta in volta dai truffatori sono svariate e, in particolare, avvengono ai danni di persone particolarmente vulnerabili, come gli anziani. I truffatori approfittano proprio della sensibilità e della fragilità emotiva delle persone anziane per conquistarne la fiducia con i metodi più disparati. Se ricevete una chiamata simile con richiesta di denaro l’invito è di contattare il 112 o direttamente il numero di telefono del familiare che apparentemente vi sta contattando, per sincerarvi della veridicità del racconto e comunque nessuna forza di polizia chiede denaro al telefono o alle porte di casa.