23 Marzo 2016
23:00
Su Fb gelsi e alberi di Alessandria diventano inaspettati “nemici” di Palazzo Rosso
ALESSANDRIA – Gli alberi e le piante di Alessandria negli ultimi giorni stanno conquistando post e pagine su Facebook e alimentando le polemiche all’indirizzo dell’amministrazione comunale. Sul popolare social network è infatti approdato uno dei gelsi che dovrebbe mettere le radici in piazza Santa Maria di Castello. Dalla sua pagina personale il “gelso di Piazza Santa Maria di Castello” sconsolato lamenta di essere stato dimenticato “senza terra e senza acqua” in un angolo del cantiere insieme ad altri quattro esemplari. Appoggiato a una recinzione da due settimane il gelso ormai “non sente più le radici” mentre sotto di lui, o meglio sotto la sua foto, crescono i post sullo stop dei lavori. Operazioni che dovrebbero riprendere “in questi giorni” ha spiegato a Radio Gold il vice sindaco di Alessandria, Giancarlo Cattaneo. L’atteso parere della Sovrintendenza “è arrivato” e con questo via libera dovrebbe finalmente iniziare la messa a dimora delle piante, anche se con Pasqua alle porte è più che probabile che le operazioni riprendano dalla prossima settimana.
Il gelso di Piazza Santa Maria di Castello comunque non è l’unica pianta di Alessandria protagonista dei post su Facebook. Sul social network hanno guadagnato la ribalta anche tre alberi del Parco Italia, lato largo Catania, che si sono ritrovati loro malgrado in mezzo al tracciato degli operai al lavoro per realizzare un “pizza e farinata-drive”. Le piante dovrebbero infatti essere abbattute per fare spazio al passaggio fino al chiosco in zona ponte Meier, una delle attività nate grazie ai contributi del bando del Pisu e che dovrebbe aprire a luglio. Per questi tre alberi non sembra ci siano grandi speranze ma rimaniamo in attesa di eventuali precisazioni da parte di Palazzo Rosso. L’abbattimento, intanto, non ha mancato di alimentare polemiche e post infuocati all’indirizzo dell’amministrazione e degli uffici comunali “che fanno progetti sulla carta con riga, squadra e compasso senza nemmeno andare a vedere il territorio”.
Tatiana Gagliano