Autore Redazione
martedì
23 Settembre 2025
10:58
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Cronaca - Alessandria

L’appello del gruppo Vivere in Fraschetta: “Limiti stringenti a Syensqo sulle emissioni di Pfas”

L’appello del gruppo Vivere in Fraschetta: “Limiti stringenti a Syensqo sulle emissioni di Pfas”

ALESSANDRIA – In attesa della prossima conferenza dei servizi per il rinnovo dell’autorizzazione integrata ambientale a Solvay, oggi Syensqo, prevista giovedì 25 settembre, il gruppo Vivere in Fraschetta ha esortato gli enti pubblici (Provincia, Arpa, Comune, Asl) a prescrivere a Solvay limiti stringenti sulle emissioni di PFAS in atmosfera, pari o molto vicini allo zero tecnico”.

Un appello figlio di quanto emerso nei verbali delle riunioni avvenute gli scorsi 11 aprile e 20 maggio. Come ha riferito il comitato di cittadini, infatti, “nel parere della Provincia di Alessandria in sede di Conferenza, si dice che a febbraio 2025 su 63 camini di emissioni convogliate, 26 sono caratterizzati dalla emissione di composti organici fluorurati (pfas), con un flusso di massa di composti organici fluorurati pari a 4,22 Kg/h. Di questi ben 11 camini sono privi di sistemi di abbattimento, con una emissione di circa il 50% del flusso di massa complessivo (cioè la metà di tutto quello che viene emesso in aria). La Provincia conclude sul punto dicendo che ci sono in particolare cinque camini che hanno un’emissione significativa di composti organici fluorurati sui quali sarebbe necessario intervenire con sistemi di abbattimento”.

Il gruppo Vivere in Fraschetta ha poi evidenziato i dati dei monitoraggi di Arpa riferiti alla centralina di via Genova a Spinetta Marengo, collocata a circa 500 metri dal polo chimico: “Nei primi mesi del 2025 (febbraio e marzo) si è raggiunta nell’aria la concentrazione massima di cC6O4 della serie storica delle misurazioni dal marzo 2022. E concentrazioni ancora significative di cC6O4 si riscontrano a maggiori distanze dal polo chimico nelle centraline di via Genova ad Alessandria e di Monte Castello. cC6O4 e anche Pfas di vecchia generazione vengono rilevati nelle deposizioni al suolo. Quindi il problema delle emissioni in atmosfera dei PFAS e della loro ricaduta al suolo è assolutamente prioritario, in quanto i lavoratori del polo chimico ed i cittadini che abitano nelle zone limitrofe non possono smettere di respirare. La Solvay deve provvedere immediatamente a installare sistemi di abbattimento efficienti sui camini che ne sono privi e verificare l’efficacia di quelli esistenti, attraverso monitoraggi in contradditorio con Arpa”.

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