Autore Redazione
giovedì
25 Settembre 2025
15:08
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Politica - Alessandria

Scontro istituzionale su Amag Mobilità. Sindaco Abonante: “Regione in malafede, pronti alle vie legali”

Scontro istituzionale su Amag Mobilità. Sindaco Abonante: “Regione in malafede, pronti alle vie legali”

ALESSANDRIA – Oltre ad aver replicato con una dichiarazione pubblica, sulla vicenda dei lavoratori di Amag Mobilità il sindaco di Alessandria Giorgio Abonante ha scritto una lettera alla Regione Piemonte, entrando nel dettaglio rispetto alle richieste inviate a Palazzo Rosso dalla vicepresidente regionale Elena Chiorino e dai sindacati. Il primo cittadino ha espresso il proprio “sconcerto” a fronte di una “invasione di competenze o quanto meno una pressione indebita su decisioni che sono proprie del Comune”. Abonante ha anche aggiunto di essere pronto a ricorrere “alle vie legali in tutte le sedi più opportune” in caso di “diffusione di documenti che additano il Comune di Alessandria come unico e solo responsabile dei licenziamenti di Amag Mobilità”. 

“Il Comune di Alessandria” ha precisato il sindaco ha fatto e sta facendo tutto il possibile nell’ambito delle sue possibilità attraverso l’applicazione delle clausole sociali nei bandi indetti che prevedono l’assorbimento dei dipendenti di Amag Mobilità (gestore uscente dei predetti affidamenti) che oggi sono a rischio licenziamento per scelta dell’azienda. Le clausole sociali sopracitate sono state previste anche con riferimento all’art.10 del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Autoferrotranvieri, spesso citato dai sindacati, rispetto al quale ci adopereremo affinché il gestore subentrante rispetti quanto è stato indicato nel bando di gara”.

“Riguardo al bando relativo alla gestione della sosta” ha aggiunto Abonantel’ipotesi del ritiro in autotutela non è praticabile in quanto le parti concordemente lo hanno sospeso e perché il ritiro in autotutela presuppone un errore amministrativo e di programmazione che in questo caso non riteniamo sussista. Cambiare la scelta prevista nel Documento Unico di Programmazione 2025-2027 e trasformare la gestione in servizio in economia non è possibile poiché ciò comporterebbe l’assunzione di altro personale, eccedendo i limiti assunzionali previsti per legge o un contratto di lavoro interinale il cui costo che dovrebbe essere imputato in ogni caso alla spesa di personale comporterebbe un travalicamento dei limiti di spesa non sostenibile per l’Ente”.

Il sindaco di Alessandria ha infine ribadito che “non è il Comune che sta licenziando i suoi dipendenti ma un gruppo controllato per l’85% da un privato che sta cercando di ristrutturare la propria società. Inoltre, risulta non pertinente e addirittura in malafede continuare ad additare il Comune come unico responsabile di questa situazione. Il Comune è tenuto ad osservare la normativa in materia di affidamenti (per questo è stato anche richiamato dalla Corte dei conti) ed è tenuto a indire gare ad evidenza pubblica. Non si comprende il perdurare di questa polemica sterile che altro non fa se non aumentare confusione e false aspettative nei confronti dei lavoratori a rischio licenziamento”.

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