Autore Redazione
sabato
1 Novembre 2025
15:37
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Cronaca - Casale Monferrato

Vandali bruciano libro sacro nella chiesa di Oltreponte. Riboldi (Fdi): “Gesto che ferisce la nostra identità”

Vandali bruciano libro sacro nella chiesa di Oltreponte. Riboldi (Fdi): “Gesto che ferisce la nostra identità”

CASALE MONFERRATO – Profonda indignazione a Casale Monferrato dopo l’atto vandalico che ha colpito la Chiesa Parrocchiale della Assunzione di Maria Vergine nel quartiere Oltreponte, dove qualcuno ha bruciato un libro sacro che era posizionato all’ingresso della chiesa e sparso spazzatura lungo la navata.

Tra le prime reazioni, quella di Federico Riboldi, vicesegretario regionale di Fratelli d’Italia, che ha condannato con fermezza l’accaduto definendolo “un gesto che colpisce la coscienza di tutti”.

“Le immagini che arrivano dalla chiesa sono inaccettabili – ha dichiarato Riboldi – Non si tratta solo di un atto di vandalismo, ma di un gesto che colpisce al cuore la nostra identità, la nostra storia e la nostra civiltà”. Riboldi ha anche espresso apprezzamento per la presa di posizione del Centro Culturale Islamico di Casale Monferrato, che ha condannato pubblicamente il gesto ed espresso solidarietà alla comunità cristiana. “È un segnale importante di unità e di civiltà – ha sottolineato – che dimostra come i valori fondamentali della nostra comunità vadano oltre ogni credo religioso”.
Il vicesegretario regionale di FdI auspica ora che le autorità facciano piena luce sull’accaduto: “Mi auguro che si tratti dell’azione sconsiderata di delinquenti comuni e non di un gesto dettato dall’odio religioso o dal fanatismo ideologico. In tal caso sarebbe un fatto gravissimo, che richiederebbe la massima risposta dello Stato”. Riboldi ha infine ricordato come la fede cristiana rappresenti le radici culturali e morali dell’Italia, sottolineando il valore laico ma identitario della Chiesa: “Non è solo un luogo di culto, ma un presidio di civiltà e comunità, che custodisce la memoria collettiva e trasmette valori universali come il rispetto, la solidarietà e la responsabilità”. Difendere i simboli della nostra tradizione – ha concluso – non è una battaglia confessionale, ma un dovere civico. È difendere ciò che siamo e ciò che abbiamo ricevuto in eredità come popolo”.

Profonda indignazione e vicinanza alla comunità di Oltreponte dopo il grave episodio avvenuto nella chiesa dell’Assunzione di Maria Vergine sono state espresse anche dall’onorevole Enzo Amich, che ha definito il gesto “un atto vile contro la nostra comunità”. Per il parlamentare casalese, quanto accaduto non può essere considerato un fatto isolato o di poco conto: “Violare un luogo di culto significa colpire al cuore le nostre radici, il senso di appartenenza e il tessuto sociale che unisce la comunità”.

Amich ha sottolineato il valore simbolico della scelta di don Renato Dalla Costa di non cancellare subito i segni dello scempio, ma di lasciarli visibili come monito collettivo: “È un gesto potente: serve a ricordare che questo oltraggio ferisce ciascuno di noi, e che la risposta più efficace non è il silenzio, bensì la presenza attiva, la vicinanza umana e la prosecuzione della vita comunitaria”.
L’onorevole ha voluto rimarcare come una chiesa rappresenti molto più di un semplice edificio religioso: “Una chiesa non è solo un sito religioso: è un punto di riferimento sociale, uno spazio di incontro dove si condividono gioie e dolori, un elemento vivo della nostra eredità culturale e delle relazioni quotidiane che conferiscono identità e coesione al territorio. Offenderla equivale a ledere l’anima stessa del quartiere. Per questo motivo, partecipare alla Messa non è un gesto puramente formale, ma un segnale concreto di unità e sostegno. Significa affermare che i legami che ci uniscono sono più forti di qualsiasi gesto codardo e vandalico”.

Ferma condanna anche da parte del consigliere comunale del Partito Democratico Luca Servato. “Bruciare un libro sacro non è una bravata – ha detto Servato – ma un gesto vile e incivile che ferisce l’intera comunità di Casale Monferrato”. Il consigliere ha ringraziato anche la comunità musulmana casalese per la solidarietà espressa ai fedeli cattolici, definendola “una dimostrazione concreta di rispetto tra fedi e culture diverse”. Servato ha infine lanciato un appello: “Serve una risposta unita e condivisa, più educazione, più vigilanza e più rispetto. Casale deve restare una città di dialogo e valori”.

Un’azione grave e preoccupante, che colpisce un luogo di culto e i valori della convivenza”. Così Daria Carmi, presidente della Comunità Ebraica di Casale Monferrato, ha commentato con rammarico l’atto vandalico avvenuto nella parrocchia dell’Assunzione di Maria Vergine di Oltreponte. “In queste ore, al termine dello Shabbat, abbiamo appreso con tristezza e preoccupazione di quanto accaduto – spiega Carmi – Si tratta di un’azione che sentiamo particolarmente grave in quanto ha interessato l’interno di un luogo di culto. Come Comunità Ebraica esprimiamo la nostra vicinanza e tutto il rammarico per l’accaduto al parroco, Don Renato Dalla Costa, al vescovo Mons. Gianni Sacchi e a tutta la Curia Casalese, con la quale esiste una plurisecolare tradizione di dialogo a vantaggio di una città che è sempre stata capace di vedere nella convivenza tra fedi differenti un fondamentale elemento di sviluppo sociale. Atti come questi, invece, possono essere interpretati come il segno di un preoccupante clima di polarizzazione di ogni aspetto del dibattito pubblico: un clima che conduce ad azioni irresponsabili e pericolose.  In questo momento è più che mai importante, quindi, unire le nostre voci, tra le diverse confessioni religiose, insieme alla politica e alla cittadinanza attiva, ribadendo che quel dialogo va ancora più rafforzato in funzione del progresso di questa comunità e rigettando tutti i pretesti che invece ci conducono a lontananza e incomprensione”.

 

 

 

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