Autore Redazione
giovedì
6 Novembre 2025
19:59
Condividi
Politica - Alessandria

Cgil, Cisl e Uil contro il sindaco Abonante: “Deriva autoritaria e intimidatoria. Ritiri la querela e si scusi”

Cgil, Cisl e Uil contro il sindaco Abonante: “Deriva autoritaria e intimidatoria. Ritiri la querela e si scusi”

ALESSANDRIA – “Chiediamo rispetto. Pretendiamo confronto. Non accetteremo intimidazioni”. Un comunicato durissimo quello firmato dalle segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil di Alessandria contro il sindaco Giorgio Abonante, dopo la decisione del primo cittadino di querelare le organizzazioni sindacali in relazione al comunicato congiunto sottoscritto in Regione Piemonte sul caso AMAG Mobilità. 

Dopo aver espresso sdegno e ferma condanna“, le parti sociali hanno annunciato lo stop a ogni relazione sindacale con l’amministrazione comunalefino a quando non verrà ritirata la querela” e hanno chiesto ad Abonante “le scuse pubbliche alle organizzazioni sindacali e ai lavoratori per un gesto sproporzionato e offensivo. Non intendiamo partecipare ad alcun tavolo istituzionale o confronto con chi ritiene di poter minacciare in sede giudiziaria chi rappresenta migliaia di lavoratrici e lavoratori. La nostra disponibilità al dialogo resta ferma, ma mai sotto ricatto e mai in presenza di un’azione giudiziaria che ha come unico effetto quello di inquinare il clima sociale e alimentare la sfiducia. Restiamo unite e compatte. Le denunce non fermeranno la nostra voce, né spegneranno il nostro impegno per la verità, la trasparenza e la dignità del lavoro pubblico”.

“Il gesto del sindaco” hanno rimarcato ancora i sindacati “rappresenta un atto senza precedenti e inaccettabile nei rapporti tra istituzioni e parti sociali. Trasformare un confronto sindacale e politico in una questione giudiziaria è una deriva autoritaria e intimidatoria che colpisce il cuore stesso della democrazia e del dialogo sociale. Un amministratore pubblico non può usare lo strumento della querela per mettere a tacere chi, nel pieno delle proprie funzioni, rappresenta i lavoratori e solleva criticità legittime e fondate. Questo comportamento” secondo i sindacati sarebbe lesivo “della libertà sindacale tutelata dalla Costituzione” e minerebbe “la fiducia che dovrebbe unire istituzioni e rappresentanze sociali nella gestione dei beni pubblici e del lavoro. Solo un atto di responsabilità e di rispetto istituzionale potrà ristabilire le condizioni minime per un confronto civile e costruttivo”.

Nel merito della vicenda, Cgil, Cisl e Uil hanno sottolineato che “il documento oggetto di contestazione non conteneva alcun attacco personale né toni denigratori, ma semplicemente una legittima e doverosa presa di posizione a tutela dei lavoratori e del servizio pubblico”.

Condividi