Autore Redazione
martedì
25 Novembre 2025
17:11
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Cronaca - Alessandria

Il Festival digitale Ecco ha raccolto oltre mille persone con lo sguardo al futuro

Il Festival digitale Ecco ha raccolto oltre mille persone con lo sguardo al futuro

ALESSANDRIA – La terza edizione di Ecco Digital Forum si è conclusa confermandosi come l’appuntamento più rilevante del territorio dedicato al digitale, all’intelligenza artificiale e all’innovazione civica. In una settimana ricca di incontri, workshop, performance artistiche, dibattiti e momenti di confronto, la città ha risposto facendo registrare oltre 1000 presenze complessive e coinvolgendo 650 partecipanti attivi, tra cui 290 studenti delle scuole superiori, un dato in crescita rispetto agli anni precedenti.

Un risultato significativo, che evidenzia una necessità crescente di orientamento, conoscenza e consapevolezza sui temi dell’innovazione. La partecipazione degli studenti, in particolare, ha superato ogni aspettativa: l’Aula Magna del DISIT ha accolto quasi 300 ragazze e ragazzi provenienti dagli istituti Volta, Eco, Galilei, Vinci Fermi Nervi, che non si sono limitati ad ascoltare ma hanno rivolto domande, osservazioni e riflessioni ai docenti e agli esperti presenti. Un segnale importante del fatto che le giovani generazioni desiderano capire, interrogare e orientarsi nella trasformazione digitale.

Ottimo riscontro anche per i workshop formativi sull’intelligenza artificiale generativa, che hanno riunito 87 partecipanti tra professionisti, studenti universitari e cittadini curiosi. La proposta gratuita, ampia e accessibile ha incontrato un forte apprezzamento, confermando la necessità di percorsi continuativi di alfabetizzazione e aggiornamento sulle tecnologie emergenti.

Buona partecipazione anche alla prima edizione della Digital Job Fair del 20 novembre, che ha visto la presenza di 15 aziende del territorio, con 20 posizioni aperte in settori che spaziano dallo sviluppo software all’analisi dati, dalla meccatronica alla grafica web. Una trentina di candidati hanno sostenuto colloqui e incontri conoscitivi, dimostrando che sul territorio esiste sia una domanda che un’offerta di lavoro qualificato sebbene non sia sempre facile assicurare un proficuo e utile abbinamento: proprio per questo, una formazione digitale più solida può diventare un fattore decisivo per facilitare nuovi inserimenti professionali e ridurre il mismatch tra domanda e offerta.

Nel corso della settimana ECCO ha toccato temi centrali per il presente e il futuro della comunità — arte, etica, innovazione tecnologica, creatività umana, ambiente, formazione e lavoro — mantenendo un clima informale che ha favorito dialogo, partecipazione e costruzione condivisa di conoscenza. Un’impostazione che ha permesso a cittadini, studenti, esperti, istituzioni e imprese di incontrarsi senza barriere, generando scambi e contaminazioni importanti.

Anche la presenza online dell’evento ha registrato numeri significativi: oltre 6000 pagine viste sul sito, 200.000 visualizzazioni su Instagram nell’ultimo mese, 75.000 visualizzazioni dell’advertising dedicato e oltre 30 uscite sui media locali, tra cui La Stampa, Il Piccolo e Radio Gold.

Soddisfatti gli organizzatori di Lab121, che sottolineano tuttavia come rimanga evidente una distanza ancora percepita tra i cittadini e i temi del digitale: «Molte persone associano la tecnologia quasi esclusivamente all’uso dei social o dell’intrattenimento, mentre gli argomenti trattati durante ECCO — dall’AI alla trasformazione dei servizi pubblici — vengono talvolta percepiti come lontani o ad uso esclusivo dei professionisti del settore. Ed è proprio per questo che vogliamo insistere: la nostra provincia ha ancora un grande bisogno di competenze digitali diffuse, e noi intendiamo contribuire a costruirle insieme ai partner e agli stakeholder del territorio.»

Il format di quest’anno — articolato per giornate tematiche dedicate a pubblici diversi — ha funzionato e sarà mantenuto anche nel 2026, con alcune novità già allo studio.

Non è mancato un ultimo messaggio forte, affidato al professore e scienziato Emanuele Frontoni, protagonista dell’appuntamento conclusivo: «Ricordiamoci che gli umani siamo noi. Non trattiamo l’intelligenza artificiale con empatia: riserviamola alle persone».

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