24 Maggio 2016
22:00
Cresce la produzione industriale piemontese nel primo trimestre 2016
PIEMONTE – Si aprono con il segno più gli indicatori sulla produzione industriale in Piemonte nel primo trimestre 2016. Un rialzo del 2,2% nel periodo gennaio-marzo che conferma il trend di crescita, seppur moderata, registrato nel corso del 2015.
I dati del primo trimestre, rilasciati lunedì da Unioncamere Piemonte, mostrano una realtà incoraggiante in tutti i settori industriali e su tutto il territorio regionale. La provincia di Alessandria, che già lunedì scorso alla Camera di Commercio aveva presentato le positive performance economiche del 2015, segna un aumento del 4,5% nella produzione industriale rispetto allo stesso periodo del 2015. È la seconda prestazione migliore in Piemonte, dove Verbania s’impone con un incremento dell’8,4%.
Seguendo l’analisi merceologica regionale, l’industria elettrica ed elettronica guida la crescita (+8,9%), seguita dal settore metallurgico (+5,7%) e dal legname e mobili (2,3%). Crescita flebile, invece, per il settore chimico, l’alimentare, l’abbigliamento e la meccanica, mentre l’unico dato negativo viene dai trasporti (-0,2%).
A un livello dimensionale, i primi mesi dell’anno rinvigoriscono le piccole e medie imprese, mentre le grandi, nonostante il segno più, cedono l’1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
È l’export però a far sorridere maggiormente gli operatori economici. L’analisi congiunturale conferma, per la nostra regione, una marcata propensione all’internazionalizzazione. Gli ordinativi esteri crescono dell’8,6% e il fatturato estero va in rialzo del 2,5%, più del doppio di quello interno.
“È un bilancio positivo che conferma i segnali di ripresa degli ultimi due anni”, ha affermato il Presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello. “Ci stiamo rimettendo in moto: siam pronti a sostenere e accompagnare questa ripresa”.
Gian Paolo Coscia, Presidente della Camera di Commercio, ha commentato cauto: “Sono timidi segnali di ripresa, quelli con riferimento ad Alessandria, che si allineano a un generale risveglio nella nostra regione. Certo ci sono ancora dei problemi riguardanti l’accesso al credito e l’elevato costo del lavoro che affliggono soprattutto le piccole e medie imprese, la maggioranza sul nostro territorio”.
“Per sostenere questa crescita” ha concluso Coscia, “occorre continuare a investire in formazione e in strutture per rimanere competitivi in questo mercato aggressivo e l’accesso ai finanziamenti deve essere facilitato”.