10 Febbraio 2017
05:00
Riapre cava Clara e Buona. Per i No Tav la resistenza del sindaco è stata “solo una commedia”
ALESSANDRIA – La decisione del sindaco Rita Rossa di ritirare l’ordinanza che dall’alluvione di fine novembre stava bloccando i camion del Terzo Valico diretti a cava Clara e Buona non ha sorpreso il Movimento No Tav Terzo Valico. Loro, hanno spiegato, avevano scritto “in tempi non sospetti” che sarebbe andata così. Per i comitati la decisione annunciata in Prefettura non si può neppure definire “resa” perché la resistenza del primo cittadino sarebbe stata solo “una commedia”.
“Rita Rossa sostiene oggi che un sindaco non può tutto. Sbaglia, è lei quella che non ha mai voluto fare niente per tutelare la salute dei cittadini dal rischio amianto – ha tuonato il Movimento No Tav Terzo Valico – Ciò che Rita Rossa non potrà mai fare è spiegare come sia possibile che un piccolo Comune come Pontecurone sia riuscito a sconfiggere Cociv e impedire l’utilizzo delle cave sul suo territorio mentre il capoluogo di provincia non ce l’abbia fatta. A noi serve poco per spiegarlo. A Pontecurone c’è un’amministrazione comunale contraria all’opera e una brava assessore all’ambiente che è una militante No Tav – Terzo Valico che ha sempre partecipato alla protesta popolare. Ad Alessandria vi è invece un’amministrazione che è sempre stata favorevole all’opera ed un assessore all’ambiente il cui unico scopo è sempre stato quello di tranquillizzare l’opinione pubblica per cercare, senza riuscirci, di depotenziare la protesta popolare. A tal proposito è bene ricordare che l’ingegner Lombardi aveva pubblicamente dichiarato che si sarebbe dimesso se fossero iniziati i conferimenti di smarino nelle cave di Alessandria. Mentre attendiamo che rispetti la sua parola che evidentemente ha valore zero, il suo partitino Sinistra Italiana ha già pronto anche per le prossime elezioni comunali un bell’accordo elettorale col PD di Rita Rossa. Cosa non si fa per una poltrona!”. Quello che per i No Tav è “realmente” mancata è stata quindi “la volontà politica di portare a casa il risultato”.
Duro anche l’attacco del Movimento 5 Stelle nei confronti del primo cittadino di Alessandria paragonata a “Ponzio Pilato”. “Il coraggio degli amministratori PD non dura una stagione – hanno commentato il consigliere regionale Paolo Mighetti e i consiglieri comunali di Alessandria e Novi Ligure Andrea Cammalleri e Fabrizio Gallo – Ora la terra, con amianto a norma di legge, dai cantieri del Terzo Valico può tornare ad essere portata a spasso per l’alessandrino fino alle ex cave sulla sponda del Bormida.
Riprenderanno a transitare circa 300 camion al giorno che, oltre a mettere a dura prova il traffico e gli asfalti, semineranno polveri potenzialmente letali. Dall’inizio dei conferimenti Arpa Piemonte ha effettuato 200 campionamenti. A nostro avviso non sono assolutamente sufficienti a fronte del numero complessivo di viaggi effettuati dai camion. Negli ultimi anni abbiamo sentito troppe volte promesse sull’intensificazione dei controlli, ma è sempre stato ribadito che i soggetti deputati a farli non hanno mezzi, risorse né personale sufficiente.
Indipendentemente dal fatto che Cociv venga o meno commissariato, l’amianto e gli schiumogeni cancerogeni non scompariranno dalle terre estratte dall’Appennino. Anche se per ogni campione di terra analizzato non si supereranno i limiti di legge, non si ha la minima idea della quantità globale di fibre di amianto che verranno concentrate nel sito di conferimento del Cristo”. “A prescindere dal commissariamento di Cociv” per i pentastellati “il Terzo Valico rimarrà un’opera assurda, costosa e ingestibile dal punto di vista ambientale per la presenza di ingenti quantità di amianto nelle rocce. Per questo noi diciamo a gran voce che non c’è Terzo Valico senza amianto”.
In copertina la foto del consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Alessandria Andrea Cammalleri