20 Aprile 2017
11:00
Rapina alla gioielleria di Pozzolo: in carcere anche “il basista”
AGGIORNAMENTO – I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Alessandria hanno chiuso il cerchio attorno alla brutale rapina messa a segno il 6 dicembre nella gioielleria CM di Pozzolo Formigaro.
Dopo il blitz di metà gennaio in un bar della provincia di Pordenone che aveva permesso di sottoporre a fermo i due esecutori materiali dell’efferato colpo, il 36enne della provincia di Pordenone Daniele Savoca e Cosimo Filomeno, 40 anni originario di Brindisi, i militari all’alba di sabato hanno portato in carcere anche Eugenio Isidoro. L’uomo, 43enne di Brindisi da un decennio residente in provincia e negli ultimi anni a Novi Ligure, era stato “il basista” di quella brutale aggressione al gioielliere, violentemente picchiato per un rotolo di preziosi del valore di circa 30 mila euro.
I calci e pugni al volto erano stati sferrati da due uomini che in passato avevano già messo a segno colpi altrettanto efferati, ma che mai erano stati nell’alessandrino. Proprio perché sicuri di non essere riconosciuti erano entrati a volto scoperto nella gioielleria di Pozzolo, monitorata da un moderno sistema di videosorveglianza. Qualcuno doveva però aver aiutato i due, che si erano conosciuti in carcere, a individuare l’obiettivo del colpo in provincia. Seguendo questa pista i militari della I Sezione investigativa guidati dal Luogotenente Alfio Musumeci hanno cercato un collegamento tra Savoca, Filomeno e l’area novese. Così sono arrivati a Eugenio Isidoro “un broker della manovalanza criminale”, capace di mettere in contatto i pregiudicati più adatti a ogni colpo, ha spiegato il Maggiore Giacomo Tessore, Comandante del Nucleo Investigativo.
Era stato proprio Isidoro ad aiutare il conterraneo Cosimo Filomeno a prendere confidenza con la zona di Pozzolo, fin dalla fine di novembre. Sempre Isidoro avrebbe rubato a Tortona la Fiat Panda usata per il colpo, poi guidata anche il giorno della rapina per portare i complici lontano dalla gioielleria. Quel giorno i tre si erano fermati a Villalvernia, dove avevano abbandonato la Panda e approfittato della sicura via di fuga verso il padovano che Isidoro aveva preparato per i complici, molto probabilmente facendosi aiutare da una quarta persona, già identificata dai Carabinieri e su cui sono in corso accertamenti.
Con l’arresto del “basista” i Carabinieri hanno intanto fatto completa luce sulla violenta rapina e soprattutto scongiurato altri possibili colpi da parte degli arrestati.
ALESSANDRIA – È stato catturato anche il terzo autore della violenta rapina alla gioielleria CM di Pozzolo Formigaro, commessa il 6 dicembre dell’anno scorso. I Carabinieri illustreranno l’operazione questa mattina durante una conferenza stampa. I complici, altri due soggetti, erano stati, catturati lo scorso 13 gennaio.
Seguiranno aggiornamenti nel corso della giornata.