Autore Redazione
mercoledì
3 Gennaio 2024
08:54
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Cosa sono i multimetri e a cosa servono

Cosa sono i multimetri e a cosa servono

RADIO GOLD – Quando si lavora con i dispositivi e gli impianti elettrici si incontrano sempre delle difficoltà legate al fatto che la corrente è invisibile: non sempre è possibile individuare un guasto a occhio nudo e, allo stesso tempo, non c’è modo di essere sicuri dell’assenza di corrente senza misurarla.

Per rendere più sicuro ed efficiente il lavoro con la corrente elettrica, sono stati inventati i multimetri: degli speciali strumenti in grado di misurare corrente, tensione, amperaggio e molti altri valori all’interno di un circuito.

Nell’articolo di oggi ci concentriamo su questi straordinari strumenti chiamati “multimetri” e scopriamo come sono fatti, come funzionano e come si usano.

Come sono fatti i multimetri

Esistono tanti modelli diversi di multimetri e possono presentare una moltitudine di funzionalità, da quelle base a quelle più specializzate. In linea di massima, possiamo affermare che tutti i multimetri sono formati da due elementi principali: il multimetro vero e proprio e i puntali collegati ai cavi. 

A loro volta, i multimetri si dividono in digitali (come questi) e analogici (ormai caduti in disuso). Nei dispositivi analogici è presente un quadrante con stampata una scala graduata e una lancetta che si muove da sinistra a destra. Nei multimetri digitali, invece, i dati relativi alle misurazioni vengono mostrati su un display digitale sotto forma di numeri.

Sotto i quadranti è presente una manopola girevole che serve per definire cosa si va a misurare: la tensione, la corrente alternata o quella continua, l’amperaggio, il funzionamento dei fili, la resistenza, ecc. Girando la manopola si seleziona il valore che interessa la misurazione.

Sotto la manopola dei multimetri sono presenti tre fori in cui vengono inseriti i cavi che terminano con i puntali. Questi sono indispensabili per il funzionamento dei multimetri perché sono proprio loro che vanno a toccare il circuito che si intende testare e a trasmettere i valori al display. Il cavo rosso è destinato al polo positivo, quello nero al polo negativo.

Cosa misurano i multimetri

Come già scritto in precedenza, girando la manopola e impostandola su un determinato simbolo è possibile usare i multimetri per misurare diversi valori riguardanti un circuito, un dispositivo o un impianto elettrico. Tra tutti, i principali sono:

  • La corrente elettrica
  • La tensione (sì, sono due cose diverse); 
  • La resistenza; 
  • La temperatura; 
  • L’induttanza;
  • La  “continuità” di un circuito attraverso la segnalazione tramite segnale acustico.

A livello domestico, i multimetri si usano per verificare il corretto funzionamento degli apparecchi elettrici e per individuare eventuali danni negli impianti di illuminazione.

Altre funzionalità

Quanto discusso fino ad adesso riguarda tutti i multimetri comunemente usati sia a livello professionale che amatoriale, sia analogici che digitali. Alcuni modelli più professionali offrono delle funzionalità avanzate che permettono ai dispositivi di venire usati anche su macchinari complessi o in ambiti industriali, come nelle fabbriche e nelle ferrovie.

Una delle funzionalità più apprezzate dagli specialisti è la memoria interna che permette non solo di registrare e memorizzare tutti i valori e le letture eseguite da un dispositivo, ma anche di trasmetterli velocemente su computer. La scheda di memoria, infatti, è spesso estraibile e funziona come la memory card di un cellulare.

Alcuni strumenti professionali sono dotati di illuminazione non solo del display, ma anche dell’ambiente di lavoro che avviene grazie a una piccola torcia installata sul retro del dispositivo. In alcuni multimetri è presente la funzione di blocco della lettura sul display attraverso il tasto “HOLD” che interrompe l’acquisizione di nuovi dati. 

Infine, i multimetri di ultima generazione abbinati a puntali altamente tecnologici riescono a rilevare la tensione all’interno di un circuito o un dispositivo addirittura senza contatto.

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