Autore Redazione
venerdì
1 Settembre 2017
08:30
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Cronaca - Acqui Terme

Aggressione migrante: “colpa della dilagante violenza verbale sul tema”

La cooperativa CrescereInsieme invita a riflettere sul caso di Acqui che dimostra come abbiamo perso tutti ma che prova anche come l'indifferenza non vinca.
Aggressione migrante: “colpa della dilagante violenza verbale sul tema”

ACQUI TERME – L’aggressione ai danni di un migrante, aggravata dalla pubblicazione del video sui social induce a riflettere sui toni e gli approcci a un tema delicato come l’immigrazione e l’accoglienza. La cooperativa CrescereInsieme, che subito dopo i fatti si era mossa seguendo le procedure previste in questi casi ha invitato a riflettere su una storia fatta di “fragilità” sottolineando come “la violenza fisica contro il ragazzo richiedente asilo è anche frutto della dilagante e incontrollata violenza verbale che circola intorno al tema dei migranti, delle difficoltà che la loro presenza sul territorio comporta e della fatica ad incontrare il diverso-da-me“.

Anche la pubblicazione del video è un campanello d’allarme che dimostra “una fatica ormai sempre più evidente nel distinguere il vero dal virtuale, dei minori come degli adulti. La
brutalità dei commenti che si possono leggere (su questo caso, come su molti altri) dovrebbe ferire i sentimenti di ogni uomo e donna, e non dare libero sfogo ad un compiaciuto cattivismo“.

La vicenda ha solo vittime secondo la cooperativa, da una parte il migrante, richiedente asilo, e quindi da tutelare, dall’altra un minore, che, come il ragazzo aggredito “ha bisogno di essere tutelato, guidato, aiutato, e accolto. Quando due fragilità si scontrano, invece di incontrarsi per costruire insieme un mondo bello e giusto, il senso stesso del nostro convivere civile viene stravolto e offeso”.

Una storia triste che regala comunque una speranza, il gratuito e spontaneo gesto di un cittadino che reagisce alla violenza a dimostrazione che “l’indifferenza dilaga, ma non vince. Alla fine del video si vede chiaramente una persona intervenire per arrestare la violenza dell’aggressore. Vogliamo dirgli ‘grazie’, di cuore, per aver trovato il coraggio di un gesto così importante. E con lui ringraziare tutti coloro che lavorano per la pace, il bene comune, il rispetto dei diritti e doveri e la democrazia”.

Il migrante aggredito “oggi sta bene, è seguito dagli operatori e affiancato dai compagni, anche questa vicenda porta tutti i nostri sforzi a pensare all’importanza del nostro lavoro quotidiano e
dall’impegno di tutti per costruire occasioni di incontro, dialogo e amicizia chiamando al nostro fianco istituzioni e cittadini di buona volontà“.

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