Autore Redazione
martedì
5 Settembre 2017
05:27
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Cronaca - Alessandria

Amianto alla cava Clara e Buona: da giallo il semaforo torna verde

Lo scorso 10 agosto Cociv aveva rilevato una quantità di fibre di amianto nell'aria con una concentrazione uguale o maggiore a 1. Per questo il sito dell'Osservatorio Ambientale aveva fatto scattare l'allerta. Dopo gli ulteriori dati derivanti dalle nuove analisi di Arpa la situazione è tornata alla normalità.
Amianto alla cava Clara e Buona: da giallo il semaforo torna verde

ALESSANDRIA – “La quantità di fibre di amianto rilevata alla Cascina Clara e Buona di Alessandria è stata inferiore rispetto a quello che il protocollo amianto considera un pericolo per l’ambiente.” Ai microfoni di Radio Gold il direttore di Arpa Alessandria Alberto Maffiotti ha voluto rassicurare in merito all’oscillazione del livello di fibre di amianto rilevate nell’aria nella cava alessandrina, dove vengono depositate le terre di scavo del Terzo Valico. Sabato scorso il sito notavterzovalico.info aveva evidenziato lo stato di “Allerta” segnalato dal sito dell’Osservatorio Ambientale.

Un semaforo giallo che lunedì pomeriggio però è tornato verde, cioè alla “normalità”. 

Il primo dato riguarda il monitoraggio effettuato da Cociv intorno al 10 agosto” ha raccontato ancora il direttore di Arpa Alessandria “in quel caso era stata evidenziata una quantità di fibre di amianto con una concentrazione uguale o maggiore a 1. Si tratta di oscillazioni che ci possono essere intorno a dei siti dove viene depositato terreno contenente anche amianto. Entrare in uno stato di allerta significa anticipare qualsiasi possibilità di esposizione e rischio per i lavoratori e la popolazione.

Per questo Arpa ha accelerato i tempi per una nuova rilevazione, effettuata intorno al 25 agosto: in questo caso non sono state rilevate fibre di amianto nell’aria. Questi nuovi dati sono stati recepiti lunedì pomeriggio dal sito dell’Osservatorio Ambientale, con il conseguente ritorno al “semaforo” verde.

La situazione è tornata alla normalità” ha sottolineato ancora Maffiotti “questa è la dimostrazione di quanto le attività di monitoraggio siano efficaci. Basta una quantità minima di fibre di amianto rilevata per far cambiare lo stato di attenzione. Quantità di fibre di amianto, ripeto, non particolarmente rilevanti per questi settori, nell’ordine di qualche unità e quindi gestibili. Stiamo lavorando per capire le cause che hanno portato a questo lieve innalzamento. Noi avevamo fatto anche dei campionamenti precedenti al 10 di agosto e non avevano trovato nulla. Occorre capire gli eventuali fattori esterni che possano aver aumentato il rischio di sollevamento di queste fibre, ad esempio il vento o la siccità.”

Questo sarà sicuramente uno dei temi al centro della riunione dell’Osservatorio Ambientale, prevista per la prima volta alla Prefettura di Alessandria dopo il trasferimento da Roma. L’appuntamento è fissato a questo mercoledì mattina. “Potremo discutere di questi aspetti con una visione più prossima” ha concluso Maffiotti.

Pochi giorni fa, nel commentare la presenza di fibre di amianto inizialmente rilevate nell’aria a Clara e Buona i No Tav Terzo Valico avevano ribadito al sindaco Cuttica l’invito a vietare i conferimenti.

Anche il Movimento 5 Stelle aveva preso posizione: “Ma cosa stanno facendo le autorità italiane per risolvere questa situazione così pericolosa per la salute dei cittadini? Perché non rendono pubblici i dati delle analisi?” le parole dell’europarlamentare Tiziana Beghin “Noi del M5S pretendiamo chiarezza, e per questo motivo ho sia presentato un’Interrogazione prioritaria alla Commissione europea, che scritto personalmente al Commissario all’Ambiente Karmenu Vella.”

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