Autore Redazione
lunedì
9 Ottobre 2017
05:00
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Smog: azione congiunta in Pianura Padana contro i Pm10

La scorsa settimana Arpa Alessandria ha già registrato due superamenti del limite giornaliero di Pm10, quest'anno"sorvegliato speciale" in tutte le regioni del bacino padano
Smog: azione congiunta in Pianura Padana contro i Pm10

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Con l’arrivo dell’autunno i livelli di Pm10 nell’aria tornano a essere sorvegliati speciali. Quando le temperature si fanno più rigide, infatti, l’atmosfera comincia a “restringersi” riducendo così la sua capacità di diluire gli inquinanti nell’aria. Con i primi brividi di freddo, poi, si tende a rinunciare meno alle auto e, in più, si accendono stufe e termosifoni. La minore capacità di disperdere nell’aria le polveri, unita alla maggiore produzione di inquinanti è la combinazione che ogni inverno fa schizzare i livelli di Pm10 oltre la soglia dei 50 µg/m³. Già la scorsa settimana le stazioni Arpa hanno registrato due superamenti dei livelli giornalieri ad Alessandria, ha spiegato il Direttore dell’Agenzia regionale per l’ambiente Alberto Maffiotti. In tutto il Piemonte, quindi, si stanno già preparando i “semafori antismog”. Quest’anno, però, niente più sfumature di giallo, arancione o rosso.

Dopo la firma, a giugno, dell’accordo di programma tra Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Ministero dell’Ambiente, il “semaforone” è stato semplificato e, soprattutto, ora prevede provvedimenti omogenei in tutta la Pianura Padana. Come spiegato in Commissione Ambiente dall’assessore regionale Alberto Valmaggia, il primo livello di allerta – di colore arancio – scatterà dopo quattro giorni consecutivi oltre i 50 microgrammi per metro cubo. Semaforo rosso, invece, dopo dieci giorni consecutivi di Pm10 oltre il limite.

Scattato il semaforo, i sindaci dei Comuni con più di 20.000 abitanti in cui, negli ultimi 5 anni sono stati superati i limiti di Pm10 o di biossido di azoto per almeno tre anni, anche non consecutivi, dovranno adottare le previste contromisure.

Al raggiungimento del primo livello verrà ad esempio limitato l’utilizzo delle autovetture almeno Euro 4 diesel in ambito urbano dalle 8.30 alle 18.30 e dei veicoli commerciali N1, N2 ed N3 di classe emissiva almeno Euro 3 diesel dalle 8.30 alle 12.30. Con il semaforo arancione scatterà poi il divieto di utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (in presenza d’impianto di riscaldamento alternativo) con prestazioni energetiche ed emissive che non rispettino almeno i valori previsti per la classe 3 stelle e l’introduzione del limite di 19 gradi centigradi (con tolleranza di 2 gradi) per le temperature medie nelle abitazioni, negli spazi e negli esercizi commerciali.

“Scattato il rosso”le limitazioni del primo livello verranno estese, per quanto riguarda i veicoli commerciali N1, N2 ed N3 di classe emissiva almeno Euro 3 diesel dalle 8.30 alle 18.30 ed Euro 4 diesel dalle 8.30 alle 12.30.

Il nuovo “semaforo antismog” secondo il Direttore di Arpa Alessandria, Alberto Maffiotti, ha il merito di aver semplificato la lettura dei dati. “Prima c’erano più livelli di PM10 e si prevedevano misure diverse se l’inquinante toccava valori tra 50 e 75 microgrammi metro cubo, se si superavano i 100 e ancora oltre 150”. L’aspetto principale del nuovo semaforo è però l’aver creato una rete omogenea di interventi in tutto il bacino padano. “Dai provvedimenti autonomi presi dalle varie Province siamo passati al “semaforo unico” in tutto al Piemonte e ora siamo arrivati a un sistema che dovrebbe essere omogeneo in tutta la Pianura Padana. Questo è l’elemento più importante perché noi non risentiamo solo dell’inquinamento che produciamo ma anche di quello delle regioni vicine”.

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