Autore Redazione
martedì
20 Febbraio 2018
15:49
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Cronaca - Alessandria

Preso dopo tentato omicidio. In casa 103 mila euro e mezzo Kg di droga

L'uomo insieme al complice, anche lui sottoposto a fermo per tentato omicidio, ha accoltellato al volto un 26enne conosciuto poco prima in un bar in Spalto Rovereto ad Alessandria
Preso dopo tentato omicidio. In casa 103 mila euro e mezzo Kg di droga


ALESSANDRIA – I poliziotti della Squadra Mobile della Questura, insieme alla Procura di Alessandria, hanno lavorato senza sosta nelle ultime ore per rintracciare e sottoporre a fermo per tentato omicidio i due uomini responsabili di una brutale aggressione a danno di un cittadino di origine rumena di 26 anni, gravemente ferito con una coltellata che gli ha squarciato trasversalmente il viso dall’occhio destro e fino alla giugulare. Un violento fendente potenzialmente letale che non ha ucciso l’uomo solo grazie al tempestivo arrivo all’ospedale di Alessandria.

A soccorrere e portare al Pronto Soccorso il cittadino rumeno è stato un amico della vittima che aveva assistito alla lite scoppiata a qualche metro da un locale in Spalto Rovereto. Proprio in quel bar i quattro si erano conosciuti poco prima e avevano iniziato a parlare. Usciti fuori e fatti alcuni passi verso Spalto Marengo i toni tra la vittima e i due aggressori si erano improvvisamente accesi per futili motivi, fino ad armare con un coltello la mano del cittadino algerino Moulay Faical, 40 anni. Sferrato il fendente, l’aggressore era poi fuggito insieme al complice, il 43enne Manuel Montaldi, originario di Mede ma residente a Valmadonna. La vittima, gravemente ferita e sanguinante per fortuna è stata subito portata nel vicino ospedale dall’amico che ha poi fornito i primi elementi utili alla Squadra Mobile, intervenuta al Pronto Soccorso alle 6.30 di lunedì mattina dopo la segnalazione di un ferito da arma da taglio.

Una trentina di poliziotti si sono quindi mobilitati per recuperare le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona e proprio dalle riprese di una telecamera di un bar in Spalto Marengo hanno osservato l’intera scena dell’aggressione e, soprattutto, riconosciuto i due aggressori. Entrambi, infatti, sono noti alle Forze dell’ordine.

Il cittadino italiano, un buttafuori, in passato era finito nei guai per possesso di armi, ricettazione e favoreggiamento. L’algerino, invece, è considerato “uno spacciatore scaltro”, che comunicava prevalentemente con Messenger per non essere intercettato e che, soprattutto, è difficile da rintracciare. Senza poter contare su un indirizzo certo, i poliziotti della Mobile, insieme ai colleghi delle Volanti, nelle ore successive all’aggressione si sono appostati vicino a tutti i bar e locali dove in passato era stata notata la presenza di Moulay Faical. Una intensa e paziente attività che, a mezzanotte, ha poi dato i suoi frutti. In piazza Fabrizio De Andrè, gli agenti hanno individuato il cittadino algerino mentre si avvicinava a un palazzo. Anche l’uomo, però, si è accorto della Polizia ed è rapidamente fuggito prima verso piazza Perosi e poi in viale Teresa Michel, dove è stato bloccato dagli agenti partiti all’inseguimento. Scandagliata la via di fuga dell’uomo, la Polizia ha recuperato i due coltelli di cui si era disfatto, uno ancora sporco di sangue e presumibilmente usato per colpire il cittadino rumeno, delle dosi di cocaina e anche la chiave del portone del palazzo dove l’algerino viveva nell’ultimo periodo. Faical, infatti, ha fatto di tutto per tenere la Polizia lontana dal suo alloggio. Alla fine, però, si è dovuto arrendere alla determinazione della Squadra Mobile. In quell’appartamento in piazza De Andrè la Polizia ha poi trovato ben 103 mila euro in contanti e 550 grammi di cocaina che, non tagliata, avrebbe fruttato almeno 40 mila euro.

Sottoposto l’algerino a fermo per tentato omicidio, anche arrestato in flagranza per detenzione di droga ai fini di spaccio, la Polizia ha fatto scattare il fermo per tentato omicidio anche nei confronti del complice Manuel Montaldi. L’uomo è stato rintracciato al Pronto Soccorso dove era andato a farsi medicare la ferita al sopracciglio rimediata durante la brutale aggressione al cittadino rumeno, dopo l’intervento chirurgico ancora ricoverato in ospedale in prognosi riservata.

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