Autore Redazione
martedì
20 Marzo 2018
05:00
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Cronaca - Acqui Terme - Alessandria - Casale Monferrato - Novi Ligure - Ovada - Piemonte - Tortona - Valenza

In “buono stato di salute” le imprese manifatturiere piemontesi

La provincia di Alessandria, con un +2,4%, ha fatto però registrare uno dei trend di crescita meno “vigorosi” della regione
In “buono stato di salute” le imprese manifatturiere piemontesi

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Prosegue il “cammino di ripresa” delle imprese manifatturiere del Piemonte. I dati raccolti nella 185° Indagine Congiunturale di Unioncamere, nel IV trimestre del 2017 hanno fatto registrare una crescita del 3,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il risultato ottenuto dal comparto nel periodo ottobre-dicembre ha fatto salire a 11 i trimestri consecutivi con segno più del tessuto manifatturiero regionale.

La crescita più elevata è stata realizzata dalle imprese del Verbano Cusio Ossola, con un +6.8%. Meno “vigoroso” l’aumento di produzione in provincia di Alessandria, con trend di crescita del +2.4%, superiore solo a quello registrato negli ultimi mesi dello scorso anno dalle aziende manifatturiere di Vercelli (+1,8%).

Considerando complessivamente l’andamento dell’intero 2017, emerge come la produzione dell’industria manifatturiera piemontese abbia realizzato una variazione tendenziale media annua pari al +3,6%, superiore rispetto al +2,2% del 2016 e al +0,7% del 2015.

L’incremento della produzione industriale si associa ai risultati positivi registrati dagli  indicatori analizzati: si evidenziano, infatti, incrementi tendenziali degli ordinativi interni (+3,1%) e di quelli esteri (+5,0%); in media, il fatturato totale delle imprese manifatturiere intervistate cresce del 4,8% rispetto al periodo ottobre-dicembre 2016, con la componente estera che registra una dinamica in linea a quella generale (+5,2%); il grado di utilizzo degli impianti si porta al 68,8%, dal 66,5% del IV trimestre 2016.

Le performance migliori appartengono alle imprese di piccole (10-49 addetti) e medie (50-249 addetti) dimensioni, che registrano crescite rispettivamente pari a +6,2% e +5,3%. Buono anche il risultano realizzato dalle micro aziende (meno di 9 addetti), la cui produzione si incrementa del 2,5%, mentre appare più contenuto, nel IV trimestre 2017, l’aumento produttivo registrato dalle grandi imprese (oltre i 250 addetti, +0,7%).

A livello settoriale, l’incremento dei livelli produttivi ha coinvolto tutti i principali comparti a eccezione di quello dei mezzi di trasporto, che ha registrato un calo del 3,2%, interamente spiegato dalla contrazione della produzione di auto; in crescita invece la componentistica e l’aerospazio. Il risultato migliore appartiene, nel IV trimestre 2017, all’industria dei metalli (+7,8%), seguita da quella dell’elettricità e dell’elettronica (+7,7%). Ottimo anche l’andamento del comparto meccanico, che evidenzia un incremento produttivo del 6,9%. In linea con il risultato medio regionale si colloca l’industria alimentare e delle bevande (+4,0%), seguita dal comparto del legno e del mobile (+3,8%).

Le industrie tessili e dell’abbigliamento, dopo una prima parte del 2017 in sofferenza, tornano in positivo, evidenziando una variazione della produzione industriale del +3,3%. Le industrie chimiche e delle materie plastiche registrano in fine un dato positivo (+1,6%), sebbene di intensità più contenuta rispetto a quanto mostrato dagli altri settori

La 185ª “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera” è stata realizzata grazie alla collaborazione tra Unioncamere Piemonte, Confindustria Piemonte, Intesa Sanpaolo e UniCredit e ha coinvolto 1.237 imprese industriali piemontesi, per un numero complessivo di 89.727 addetti e un valore pari a circa 52 miliardi di euro di fatturato.

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