Beppe Sardi: “Se non andate al bollito è lui che viene da voi”

ALESSANDRIA – E niente, il cuoco Beppe Sardi non riesce a star fermo. Dopo aver smaltito la dolorosa chiusura dello storico ristorante “Il Grappolo“, lo chef alessandrino continua a brandire forchetta e coltello girando l’Italia con le sue ricette (ora è al Vinitaly) o dando una mano nel locale della figlia, il Barlicin. A tutto questo però si aggiunge la creatività tipicamente alessandrina. Beppe Sardi infatti, maestro del Bollito mito alla piemontese, ha avuto un’idea che sta intrigando molti golosi del territorio: vendere il bollito da asporto. Il cuoco ha preparato decine e decine di porzioni di bollito nella cucina del Barlicin e ha confezionato delle porzioni sottovuoto che stanno andando letteralmente a ruba.

Il bollitone di Beppe Sardi

“Io avevo adottato questa idea un po’ di anni fa al ristorante – spiega Beppe Sardi. In occasione di una festa di paese mi chiesero di fare il bollito e così pensai di mettere tutto sotto vuoto e funzionò molto bene. Così ho replicato tutto in questi giorni per sperimentare ulteriormente quell’idea. Il problema è che ci sta sfuggendo di mano perché stanno arrivando richieste da gastronomie in giro per l’Italia, da supermercati e store. Adesso lo vendiamo al Barlicin, al Caffè alessandrino, al mercatino in via San Lorenzo, a La tazza d’oro e al “Negozietto” a Rocchetta Tanaro. Per ora facciamo così, ne confezioniamo qualche centinaio alla settimana e poi vediamo.” Il marchio “Il bollitone di Beppe” è registrato “perché l’idea è unica e finalmente è arrivato il momento di mangiare il bollito misto anche a casa“. Una grande idea che sta spopolando e chissà che Alessandria non trovi un’altra strada per farsi conoscere.