4 Novembre 2018
12:18
Alberi piazzale Berlinguer, cittadini e ambientalisti contro il Comune
ALESSANDRIA – Da una parte Gianfranco Cuttica di Revigliasco, sindaco di Alessandria, che lo aveva definito “un intervento indispensabile“. Dall’altra le opposizioni politiche, i cittadini e le associazioni ambientaliste che avevano parlato di “mattanza“, “idea scellerata” e “sfregio a una delle anime verdi della città“. Oggetto del contendere degli ultimi giorni le sorti del piazzale Berlinguer. Che da sabato 3 novembre non ha più i suoi alberi, abbattuti per “poter realizzare le opere necessarie per collocare gli impianti di videosorveglianza“, ha spiegato ancora Cuttica di Revigliasco sui social network. Da tempo, infatti, i cittadini lamentavano la mancanza di sicurezza nel piazzale spesso preso d’assalto da parcheggiatori abusivi che chiedevano anche in modo tutt’altro che amichevole qualche moneta. Da qui la decisione dell’abbattimento di una cinquantina di piante comunque importanti per una città come quella di Alessandria da tempo sotto scacco di inquinamento e polveri sottili.
Ed è stato proprio questo concatenarsi di situazioni che hanno spinto associazioni ambientaliste, le opposizioni politiche e svariati cittadini a protestare nei confronti del Comune. Nella giornata di ieri si era fatta avanti l’Associazione tutela ambiente e Protezione civile che, in una lettera a firma del vicepresidente Massimo Castelli, aveva chiesto all’Amministrazione se avesse valutato o meno tutte le possibili alternative all’abbattimento delle piante. In campo anche l’ex deputato della XIII legislatura Renzo Penna che ha voluto ricordare come nel 2007 il Comune di Alessandria aveva un occhio di riguardo per il verde cittadino: “Leggo che Palazzo Rosso ha tagliato le piante (robinie) di piazzale Berlinguer. Non ho nulla da aggiungere a quanto scritto nel 2007. Allora la Provincia di Alessandria promuoveva la ‘Festa dell’albero’. Sempre peggio. Mi dispiace per questa povera Città“. Un riferimento al protocollo di Kyoto e al costante aumento dell’effetto serra con conseguenti cambiamenti climatici che sta cercando di mettere sotto scacco l’intero pianeta.
Non è mancata anche la reazione di demA Alessandria, il movimento politico fondato dall’ex sindaco di Napoli Luigi de Magistris. “Siamo davanti a una scelta profondamente sbagliata, dettata dalla propaganda securitaria. È ridicolo credere di poter risolvere problematiche sociali con la repressione e a discapito dell’ambiente”, ha scritto in un comunicato Andrea Malacarne, coordinatore di demA. Per poi aggiungere: “Per fortuna stiamo assistendo all’indignazione di diversi cittadini sui social network. In molti non ne possono più di una città ogni giorno sempre più invivibile a causa delle scelte sbagliate dell’Amministrazione Comunale“.
Ed è proprio sui social network che è esplosa tutta la rabbia degli alessandrini. Consci sì della necessità di un maggiore controllo di una zona a rischio come piazzale Berlinguer, ma in disaccordo con l’abbattimento delle 50 robinie scarificate per l’installazione di telecamere e pali della luce. Che per molti non sono nemmeno i mezzi più adatti per garantire la sicurezza del parcheggio a lungo richiesta. “A delinquere non erano di certo gli alberi“, scrivono in molti sui social. Altrettanti hanno proposto all’Amministrazione di piantare nuovi alberi mangia-smog e far presidiare il parcheggio da un custode eliminando alla radice eventuali fenomeni di criminalità. Ma è la parola “vergogna” la più gettonata. “Vergogna” per non aver preso in considerazione altre possibilità o aver abbattuto troppo velocemente quegli alberi così cari agli alessandrini. Dal canto suo Palazzo Rosso ha anche promesso di porre “grande cura al verde cittadino ed è nostra intenzione individuare spazi idonei e le necessarie risorse per piantumare nuovi alberi in Città“.