Autore Redazione
mercoledì
3 Aprile 2019
01:24
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Cronaca - Alessandria

Tra i 100 giovani che cambieranno l’Italia anche Valeria e Francesco

Hanno guadagnato la copertina di Forbes Italia. Con il loro metodo vogliono rendere la scuola meno noiosa
Tra i 100 giovani che cambieranno l’Italia anche Valeria e Francesco


ALESSANDRIA – Diciotto e ventisei anni, eppure già sulla copertina di Forbes Italia. Valeria Cagnina e Francesco Baldassarre, titolari di OFpassiOn, hanno un sorriso luminoso e occhi brillanti e si vede lontano un miglio che nelle loro teste i pensieri sono sempre in movimento. Niente scalfisce il loro entusiasmo e devono averne tanto perché il loro progetto prevede di introdurre la “robotica educativa” nel settore formativo. Un percorso di apprendimento alternativo in un settore “difficile da cambiare“.

Valeria Cagnina ForbesLa robotica ormai è attualissima nel mondo del lavoro e solo in Italia è ancora vista come un settore ‘del futuro‘” ma Valeria e Francesco oggi vorrebbero “stravolgere il mondo dell’educational cambiando il metodo di apprendimento dei piccoli e dei grandi, in Italia e nel mondo“. La rivoluzione della loro visione sta nel rendere l’apprendimento “ludico e divertente”.

Loro odiano parlare di “lezioni” e identificano la loro attività formativa in “laboratori dove la pratica è centrale“.

In un paese anziano e in una provincia dai capelli ancora più bianchi fa impressione vedere due imprenditori così giovani, talmente tanto da essere guardati con diffidenza da titolari di azienda in giacca e cravatta. Questa freddezza e mancanza di fiducia alla lunga però vacilla e cade “perché – spiega Valeria – abbiamo un valore che prima raccontiamo e poi facciamo toccare con mano attraverso i nostri laboratori“. Forse la vera rivoluzione dei due illuminati giovani imprenditori sta nello spiegare a chi “crede di aver imparato tutto” che non è così, che c’è sempre qualcosa da imparare, anche da chi è più giovane“. 

Valeria e Francesco vogliono diffondere la loro visione attraverso degli “ambassador” sperando che il loro metodo scolastico diventi una “vera e propria scuola a tutti gli effetti. D’altronde la prima regola d’oro per loro è che “niente è impossibile“.

 

 

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