Autore Redazione
giovedì
27 Giugno 2019
05:51
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Cronaca - Alessandria

Fondazione Uspidalet: donati 15 monitor all’avanguardia per il cuore

Quasi 200 mila euro il valore complessivo di questi preziosi macchinari già in funzione all'Ospedale di Alessandria
Fondazione Uspidalet: donati 15 monitor all’avanguardia per il cuore

ALESSANDRIA – Quindici monitor multiparametrici di ultima generazione, otto nel reparto Cardiologia e sette in quello di Terapia Intensiva Cardio-Toracica-Vascolare. Questi gli ultimi preziosi doni della Fondazione Uspidalet Onlus di Alessandria ai reparti dell’Azienda Ospedaliera Santi Antonio e Biagio.

Grazie alle generose offerte di piccoli e grandi donatori arrivate nel 2018, definito appunto “Anno del Cuore“, è stato possibile acquistare questi sofisticati macchinari, del valore totale di ben 193 mila euro, già attivi nella Struttura
complessa di cardiologia e unità coronarica diretta dal dottor Gianfranco Pistis e quella di anestesia, rianimazione, terapia intensiva cardio-toracica-vascolare diretta dalla dottoressa Linda Martuscelli.

I due progetti si intitolano “Al cuor non si comanda” e “Questioni di cuore”. “I nuovi sistemi di monitoraggio rappresentano una garanzia sia per i numerosi pazienti che si rivolgono al nostro ospedale da tutto il Piemonte, ma anche dalla Lombardia e dalla Liguria, che per il personale sanitario chiamato a svolgere un lavoro molto delicato e di grande responsabilità” ha sottolineato il presidente della Fondazione Uspidalet Bruno Lulani “Ne è dimostrazione l’elevato numero di donatori che hanno affiancato la Fondazione in questa mega operazione dai grandi benefattori, il cui apporto è fondamentale, ai tanti sostenitori che con il loro contributo e la loro vicinanza rappresentano un prezioso patrimonio da custodire e conservare gelosamente”.

Macchinari che rispondono perfettamente ai bisogni ordinari dell’Ospedale e che vanno di pari passo col percorso di rinnovamento tecnologico già avviato. Nei reparti coinvolti” ha sottolineato orgoglioso il direttore generale dell’Aso Giacomo Centininell’ultimo anno gli interventi sono aumentati di oltre 300 unità. Nel 2018, inoltre, la produzione è aumentata di 4.5 milioni, e già di 2.5 milioni nel 2019. E sempre nel 2019 è aumentata del 25% l’attrazione di pazienti provenienti da fuori regione“.

Il tempo è il fattore chiave per la sopravvivenza e per la guarigione di un paziente affetto da una malattia cardiaca” hanno aggiunto i medici Gianfranco Pistis e Linda Martuscelli “Monitorarlo nella fase acuta e durante il suo ricovero in Unità coronarica è fondamentale per riconoscere tempestivamente le complicanze dell’infarto: ecco perché sono tanto importanti i sistemi di monitoraggio. Quelli di ultima generazione possiedono dei ritrovati tecnologici che permettono di avvisare gli operatori in pochi secondi che sta succedendo qualcosa di anormale”.

Il nuovo sistema di monitoraggio in dotazione della Cardiologia permette ora di riconoscere tempestivamente le complicanze dell’infarto – registrando l’elettrocardiogramma, la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna del paziente – e avvisare, in pochi secondi, gli operatori sanitari. L’aspetto innovativo di questo nuovo sistema è costituito dalla possibilità di dare agli operatori sanitari tre tipi diversi di allarmi in base alla gravità del paziente monitorato. Inoltre l’avviso di allarme viene ricevuto in remoto anche da un cellulare predisposto in dotazione al cardiologo di guardia che, in questo modo, riceve in tempo reale sia le generalità del paziente interessato che le relative informazioni sull’alterazione dei parametri.

I monitor installati in Terapia Intensiva consentono una maggiore leggibilità e capacità di analisi e di archiviazione dei dati dei pazienti ricoverati a seguito di intervento chirurgico o con patologie relative al cuore, ai polmoni, all’esofago e ai grossi vasi, che sono sottoposti a sorveglianza (H24). La realizzazione del nuovo sistema di monitoraggio consono alle emergenze e alle gravi patologie offre, infatti, una maggiore capacità di individuare le
situazioni a rischio e assicura una maggiore affidabilità dei dati rilevati.

I due progetti che per la loro importanza avevano richiamato l’attenzione dell’allora presidente, Alla Kouchnerova e del Consiglio di Amministrazione della Fondazione, hanno sensibilizzato anche i numerosi e affezionati donatori che hanno risposto all’appello con grande generosità permettendo di raggiungere la cospicua somma necessaria all’acquisto delle
apparecchiature. Un significativo contributo per “Al cuor non si comanda” è stato stanziato da Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria che, anche in questa occasione, ha voluto testimoniare il suo legame con il territorio e la sua stima per l’operato della Fondazione Uspidalet, da Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, Fondazione Berti per l’Arte e la Scienza Onlus, Guala Closures Group, Bonino Spa, Api Foils Italia Srl, la palestra Now Fit, Clown Marameo Onlus che sono tutti storici benefattori dell’Uspidalet e da tanti privati che hanno voluto destinare ad una nobile causa i loro regali di compleanno dimostrando grande cuore e sensibilità come Manuela Aviotti, segretaria della Fondazione Uspidalet o Luca Ferraris per l’amico Massimiliano.

Tante donazioni anche per il progetto “Questioni di cuore”: in primis i fondi ricevuti grazie al dottor Andrea Audo, il giovane direttore della Struttura di cardiochirurgia molto apprezzato per la sua professionalità, le donazioni di Roberto Prevosti, Daniela Stabile, della Fondazione Cassa di Risparmio di Tortona, dell’Associazione Nazionale Bersaglieri, sezione di Alessandria; il lascito testamentario della famiglia Valinotto, la raccolta fondi degli amici per i compleanni di
Pino Massara, Luca Ferraris, Alberto Cuttica e Simona Biancu, le bomboniere solidali di Silvia e Alessandro con la piccola Alice, le offerte di Adriana Taverna e Egle Inverardi in memoria di Eugenio Taverna, Lucia Schiavi in memoria di Andrea Scarpa, gli amici di Laura della Leva di Quargnento in memoria di Filippo, Tiziana Bassino e Pietro Ricagni in memoria della mamma Bina, gli amici e i condomini in memoria di Renato Ferraris e i collaboratori del nuovo presidente, Bruno Lulani, che con la loro sensibilità sono già entrati a far parte della grande famiglia della Fondazione Uspidalet.

Un altro importante progetto “Senti il mio Cuoricino” è ormai concluso e, a breve, sarà inaugurato un sofisticato ecocardiografo per l’Ospedale Infantile.

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