Autore Redazione
giovedì
11 Luglio 2019
16:55
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Cronaca - Alessandria

Terremoto Atm, Rossa e Abonante: “agito per salvare il valore pubblico dell’azienda e i posti di lavoro”

Prime reazioni dopo i nomi dell'inchiesta svelati dalla Stampa
Terremoto Atm, Rossa e Abonante: “agito per salvare il valore pubblico dell’azienda e i posti di lavoro”

ALESSANDRIA – Terremoto politico ad Alessandria dopo l’inchiesta sulla bancarotta di Atm. Lo rivela la Stampa nell’edizione di oggi. Sono infatti 31 in tutto gli indagati in seguito al fallimento dell’azienda di trasporti avvenuta nel 2016. Tra gli indagati, spiega il giornale, figurano tra gli altri gli ex sindaci di Alessandria, Rita Rossa e Piercarlo Fabbio, l’attuale sindaco di Novi e allora Presidente di Atm, Gianpaolo Cabella, gli ex assessori al bilancio del Comune alessandrino, Giorgio Abonante, Matteo Ferraris e Luciano Vandone, oltre ai dirigenti del Comune, Antonello Zaccone e Carlo Ravazzano, l’allora liquidatore Matteo Panelli oltre ad altri 22 ex amministratori dell’azienda. Le contestazioni mosse vanno dalla violazione degli obblighi di vigilanza, in capo ai primi cittadini, all’accusa di azioni imprudenti con grave colpa, imputate agli amministratori.

La notizia ha subito innescato le reazioni pubbliche di alcune persone coinvolte. L’ex sindaco Rita Rossa, su facebook ha spiegato ha definito “sacrosanta l’indagine in corso e capisco le ragioni di ciò che pare ci venga contestato. Leggo dagli articoli postati che ci sarebbe contestata la scelta di non aver agito prima in merito al fallimento dell’azienda, decisione, quella del fallimento, che ci fu rimproverata a più riprese rimandando alla convinzione di molti che si sarebbe potuto evitare. Una cosa la so, abbiamo sempre agito per salvare il valore pubblico dell’azienda e soprattutto per salvaguardare i posti di lavoro. Ricordo la tensione di quei giorni e ricordo che le scelte successive hanno preservato i servizi e i livelli occupazionali. Con trasparenza sarà mia premura rendere conto“.

Allo stesso modo Giorgio Abonante ha spiegato come la sua amministrazione abbia “sempre agito per salvare il valore pubblico dell’azienda e soprattutto per salvaguardare i posti di lavoro. Ricordo la tensione di quei giorni e ricordo che le scelte successive hanno preservato i servizi e i livelli occupazionali. Con trasparenza sarà mia premura rendere conto“.

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