Autore Redazione
martedì
6 Agosto 2019
14:47
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Cronaca - Novi Ligure

Pernigotti: trovato accordo. Produzione dal primo ottobre

Accordo con emendatori e Gruppo Spes
Pernigotti: trovato accordo. Produzione dal primo ottobre

NOVI LIGURE – “La produzione alla Pernigotti di Novi Ligure continua e senza alcun esubero” lo hanno riferito fonti del Mise dopo il tavolo di crisi a Roma che ha discusso del futuro dei lavoratori impiegati nello stabilimento novese. L’intesa, si sottolinea, “è frutto di mesi di lavoro sinergico del ministro Luigi Di Maio“.

Di fatto è stato siglato un accordo che coinvolge ufficialmente Emendatori e il Gruppo Spes. Il primo acquisirà il marchio “Maestri gelatieri” mentre il secondo si occuperà della produzione di cioccolato e torrone per conto di Pernigotti. Probabile che si crei una newco che permetta una suddivisione più agevole delle attività all’interno dello stabilimento. L’attività nell’impianto dovrebbe riprendere dal primo di ottobre.

“Se tutto va bene – spiega Roberto Demari delegato Rsu – dal primo di ottobre si insedierebbero i nuovi imprenditori ma ci sono tante cose da chiarire per stabilire tutte le cose anche perché lo stabilimento è uno solo per due lavorazioni diverse. Prima di dire che l’accordo è positivo aspettiamo la ripresa delle attività ma ora ci sono delle firme che dovrebbero dare maggiore solidità alla trattativa. Noi abbiamo parlatp con Emendatori e con il Gruppo Spes e loro sono ottimisti”.

L’azienda intanto ha confermato l’intesa con Emendatori per la cessione da parte di Pernigotti della divisione “Ice & Pastry” (“I&P”), che comprende la produzione e commercializzazione di basi ed ingredienti per gelati e prodotti di pasticceria. Mentre il Gruppo Spes produrrà cioccolato, praline e torroni nello stabilimento novese, tramite l’impiego del personale, dei macchinari e dello storico know-how di Pernigotti. Pernigotti S.p.A. resterà titolare del marchio “Pernigotti 1860”, continuando la distribuzione e commercializzazione di cioccolato, praline, torrone e creme spalmabili. “A partire dal 23 luglio scorso – puntualizza la Pernigotti – è ripartita la produzione presso lo stabilimento di Novi Ligure per la campagna commerciale del Natale 2019, richiamando al lavoro 110 lavoratori, tra dipendenti in Cassa Integrazione e somministrati“.

L’impresa sociale cooperativa Gruppo Spes ha proposto un piano industriale che prevede un’esclusiva pluriennale di produzione e l’assorbimento occupazionale di circa 50 lavoratori già nel 2019, con una previsione di sviluppo di nuovi prodotti e mercati nel triennio 2020-2023.

Il modello di business che Spes vuole portare a Novi è quello dell’impresa sociale, cioè di un’azienda che ha obiettivi principalmente sociali e reinveste i propri utili a fini sociali, in azienda e nella comunità. Se l’accordo venisse definitivamente siglato nel mese di settembre si potrebbe parlare di una vera e propria ibridazione dei modelli di business tipici della cooperazione sociale con obiettivi di mercato.

Come imprenditore sociale – dichiara Antonio Di Donna, Presidente del Gruppo Spes – vorrei creare valore per il territorio di Novi e per il Made in Italy. Pernigotti è un’opportunità unica di condividere il modello sociale all’interno in una grande azienda e per creare uno stretto legame tra valore economico e produzione di valore sociale. La strategia è dare centralità allo stabilimento di Novi per crescere nel mercato del cioccolato e del torrone di qualità facendo leva sul know how esistente. Il nostro obiettivo è mettere al centro le comunità, le persone, il territorio, perseguendo obiettivi di crescita commerciale e generando opportunità”.

I prossimi obiettivi di Spes, ferma restando la conferma di Pernigotti a concedere le garanzie per l’esclusiva decennale, sono un accordo con Emendatori per una produzione unitaria del sito, anche attraverso la creazione di una NewCo impresa sociale, la presentazione del progetto di piano industriale alle parti sociali e la concretizzazione dell’impegno delle istituzioni, in particolare Mise e Regione Piemonte, rispetto agli investimenti per la reindustrializzazione.

Soddisfatta dell’esito della trattativa la senatrice alessandrina del Movimento 5 Stelle Susy Matrisciano. “Da cittadina piemontese prima e da parlamentare del M5S poi, sono molto soddisfatta per l’accordo che il Governo, nella figura del Ministro Luigi Di Maio e del vicecapo di gabinetto del MiSE, Giorgio Sorial, ha raggiunto per la Pernigotti di Novi Ligure. Un risultato importante, direi storico visto che – com’è emerso durante il tavolo che si è svolto oggi presso il Ministero durante il quale è stato presentato l’accordo preliminare per la reindustrializzazione dello stabilimento – la produzione resterà a Novi e saranno salvaguardati tutti i posti di lavoro. I due nuovi investitori, la cooperativa torinese Spes e l’imprenditore Giordano Emendatori, garantiranno al territorio sviluppo industriale e, appunto, attenzione e valorizzazione del capitale umano, due aspetti per me fondamentali. Ancora una volta, abbiamo dimostrato qual è la nostra stella polare: quella di difendere i diritti e la dignità dei cittadini e di garantire a marchi storici, come Pernigotti, di rimanere dove devono stare, cioè nel nostro Paese”.

Più prudente l’onorevole Federico Fornaro, capogruppo alla Camera di Liberi e Uguali. Per il politico alessandrino “entro il 30.9 dovranno essere meglio definiti i piani industriale delle due aziende subentranti nel ramo del cioccolato/torrone e dei preparati per gelati“. Il risultato è stato comunque giudicato “importante per le lavoratrici e i lavoratori della Pernigotti che hanno difeso il loro posto di lavoro e la loro dignità con un’azione di protesta esemplare. Restano comunque incognite per il futuro, a cominciare dalla newco che dovrà garantire la co-gestione dello stabilimento e dal capitolo investimenti per riammodernare il sito produttivo di Novi Ligure”.

L’accordo è stato invece salutato con entusiasmo da Riccardo Molinari, Capogruppo della Lega alla Camera e dal sindaco di Novi Gian Paolo Cabella: “Una grande soddisfazione per la ripartenza della produzione di un’azienda storica come Pernigotti, che fa parte della storia imprenditoriale di Novi Ligure. E anche la dimostrazione che questo Governo ha le idee molto chiare, e pone la tutela delle nostre imprese in cima alle sue priorità“.
L’obiettivo – sottolineano Molinari e Cabella  – di dare un futuro al marchio Pernigotti, salvaguardando produzione e professionalità, è  il frutto di un lavoro durato mesi, a Roma e sul territorio. Grazie al Ministro Di Maio, al Sottosegretario Durigon e alle rappresentanze sindacali, che hanno saputo battersi perché un’azienda dal dna completamente italiano, e piemontese, possa continuare il proprio percorso, e guardare al futuro con nuovo slancio. Ma un plauso soprattutto ai lavoratori della Pernigotti, che hanno vissuto sulla loro pelle, nell’ultimo anno, una situazione difficilissima, senza mai perdersi d’animo, e continuando a battersi per il loro lavoro con grande forza, compostezza e dignità“.

Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e l’assessore al Lavoro, Elena Chiorino, hanno rimarcato il “passo avanti importante per il Piemonte ma anche per l’Italia” spiegando anche come la Regione abbia fatto la sua parte con l’intenzione però di continuare “a presidiare, vigilando fino a quando questo accordo preliminare non sarà definitivo».

Infine Massimo Berutti, Senatore di Forza Italia, sottolinea come “questi accordi siano la dimostrazione che la storicità di un marchio, la professionalità dei dipendenti e la forza di un territorio sono le componenti che possono consentire di affrontare anche le situazioni più difficili e trovare soluzioni pragmatiche e innovative“. Per Berutti “l’attenzione delle opposizioni ha consentito di portare a casa alcuni risultati. Non le promesse irrealizzabili di alcuni, ma almeno una speranza concreta per il futuro“.

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