Autore Redazione
lunedì
16 Settembre 2019
02:02
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Cronaca - Tortona

Gli insetti sono il futuro ma ancora pochi lo sanno

Il 26 settembre al Parco Tecnologico di Rivalta Scrivia un convegno per discutere di una prospettiva anche per il territorio
Gli insetti sono il futuro ma ancora pochi lo sanno


TORTONA – La scienza così come il mondo economico devono sempre guardare avanti, pensare in prospettiva per risolvere oggi i problemi di domani. Tortona lo sta facendo in un ambito ancora poco conosciuto in Italia e vittima spesso di pregiudizi e ostilità. Parliamo degli insetti definiti “il futuro sebbene se sappia ancora pochissimo“. Il 26 settembre infatti al parco Tecnologico di Rivalta Scrivia, si terrà un importante convegno con 12 istituti di ricerca e dipartimenti universitari per spiegare i benefici di questo tipo di allevamenti e le prospettive.

Per comprendere l’importanza del settore basta osservare cosa sta succedendo nell’Oceano Pacifico nella parte dell’emisfero Nord. Lo spiega Beppe Tresso, titolare della Bef BioSystems, azienda che si è insediata a Casalnoceto con un primo allevamento di “mosche soldato” e bachi da seta. “Già oggi – sostiene – i pescherecci si stanno allontanando sempre più da quelle acque del Pacifico del Nord perché contaminate dal mercurio e dalle microplastiche. E questo scenario peggiorerà ancora nei prossimi anni se permarrà il problema della gestione dell’acqua contaminata di Fukushima“.  Già ora comunque la scelta dei pescherecci di andare a pescare altrove sta influendo sul prezzo delle farine di pesce con il rischio di un incremento esponenziale in futuro.

E qui arrivano in soccorso gli insetti. Il loro allevamento infatti può risultare fondamentale per la produzione di mangimi per animali e soppiantare le farine di pesce. “Il convegno che abbiamo organizzato – precisa Piero Mattirolo di Agroenergia – è un sasso nello stagno per far coagulare una industria nascente che può avere uno sviluppo sul territorio“.

Una possibilità già colta sul territorio a Casalnoceto appunto dove esiste la Bef Byosistem. Il complesso alleva insetti destinati alla produzione di mangime alimentare con alcuni vantaggi, a cominciare “dalla riduzione di rifiuti organici” utilizzati appunto per l’allevamento. Un beneficio che si aggiunge all’ottima simbiosi con gli impianti di biogas molto diffusi in provincia che dispongono solitamente di eccedenze di calore cogenerativo, utilizzabili in modo ottimale dagli allevamenti di insetti.

La Bef Byosistems ha colto questa prospettiva e vuole espandersi. “Le prospettive ora sono lo sviluppo in 5 anni di 100 impianti sul territorio nazionale” tant’è che ha già concluso un accordo con il Consorzio italiano Biogas per la ricerca e la produzione commerciale col fine di portare avanti il progetto.

Investire sugli insetti si addice perfettamente poi alle politiche green. Le alterazioni ambientali provocate dall’attività umana stanno infatti causando forti riduzioni nei numeri di quasi tutti gli insetti, creando ricadute negative sulle produzioni agricole, per esempio, per la carenza di impollinatori. Inoltre, la produzione di proteine animali attraverso l’allevamento del bestiame da carne in numeri sempre crescenti rischia di diventare insostenibile per l’ambiente.  Di qui l’attenzione crescente da parte degli organismi europei e mondiali per gli insetti come fonte più efficiente di proteine per scopi alimentari, attraverso, per esempio, la direttiva europea Novel Food, per disciplinare l’uso di insetti in campo alimentare. Investire dunque in un settore sostenibile diventa centrale ha spiegato Fabrizio Longa della P.S.T. sostenitore del triangolo equilatero con tre vertici: cibo, salute e qualità. “Tutto il resto è solo corollario – ha spiegato – mentre gli elementi cardine sono solo quelli. Oggi noi dobbiamo guardare al futuro per restituire ai nostri figli quanto abbiamo preso in prestito.”

AgroInsecta si soffermerà quindi sulle tecnologie di allevamento e trasformazione, come pure alle migliori pratiche per l’allevamento di insetti utili, destinati all’alimentazione, alla mangimistica, alla lotta biologica ed all’impollinazione.

Photo by Sandy Millar on Unsplash

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