Autore Redazione
venerdì
29 Novembre 2019
15:05
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Cronaca - Alessandria

Sciopero Poste fa scattare protesta di cittadini “in coda da oltre un’ora”

Un cittadino ha contattato la redazione di RadioGold per lamentare le modalità di comunicazione dello sciopero che fino al 30 novembre blocca le prestazioni del personale oltre l’orario di apertura al pubblico. La replica e le spiegazioni del sindacato
Sciopero Poste fa scattare protesta di cittadini “in coda da oltre un’ora”

ALESSANDRIA – Chi non sapeva dello sciopero delle prestazioni straordinarie e aggiuntive del personale delle Poste e giovedì sera era in coda agli sportelli della sede centrale di Alessandria l’ha scoperto, suo malgrado.  Un cittadino, Luca, ha contattato la redazione di RadioGold per lamentare le modalità della protesta proclamata da Confasal Comunicazioni e Cisal che dallo scorso 30 ottobre, e fino al 30 novembre, blocca le prestazioni del personale oltre l’orario di apertura al pubblico degli uffici.

In coda “da oltre un’ora per spedire un pacco”, l’alessandrino, ha raccontato, ha avuto una reazione “direttamente proporzionale al tempo di attesa” quando è stato avvisato della possibilità di non venire servito. Luca, ha spiegato, non aveva visto il cartello dello sciopero ma come lui, ha puntualizzato, anche altre persone ancora incolonnate agli sportelli alle 18.30 passate. “Visto che c’è questo sciopero perché non hanno semplicemente smesso di erogare i biglietti mezz’ora prima della chiusura?” ha chiesto indispettito il cittadino.

Con questa modalità di sciopero, ha spiegato il segretario provinciale Confasal Comunicazioni, Angelo Sanniota, il servizio viene e deve essere garantito fino all’ultimo secondo dell’orario di apertura, quindi negli uffici con doppio turno come quello in piazza della Libertà ad Alessandria fino alle 19.05. Chi entra prima deve poter prendere il biglietto ma non ha la garanzia di essere servito se arriva davanti all’operatore oltre l’orario di apertura al pubblico. Con l’avvicinarsi della chiusura, lo sciopero potrebbe però scoraggiare molti e magari avvantaggiare e accelerare la fila dei più determinati a sbrigare la commissione in Posta. “Il personale non può saperlo”, ha chiarito il Segretario Confasal, “ed è tenuto a servire fino all’ultimo cliente”. I dipendenti, però, non possono essere costretti da nessuno a prestazioni di lavoro straordinario se aderiscono allo sciopero.

Con l’avvicinarsi dell’orario di chiusura gli operatori giovedì hanno quindi ricordato lo stop alle operazioni per evitare di allungare inutilmente l’attesa di chi difficilmente sarebbe arrivato in tempo “oltre la linea gialla”. Proprio la comunicazione che chi sciopera spiega come forma di cortesia, dall’altra parte dello sportello è suonata come una presa in giro. “Nella fretta nessuno nota due fogli A4 appiccicati sulle porte d’uscita. Mettete un foglio gigante sul totem dei biglietti, magari spiegando anche le vostre ragioni” ha bacchettato il cittadino che ha contattato RadioGold, indispettito da quella che ha bollato come una “comunicazione minimalista” dello sciopero.

Luca, giovedì alla fine è riuscito a sbrigare la sua commissione prima della chiusura dell’ufficio. Altri utenti che erano in coda con lui dovranno probabilmente rifare la coda questo venerdì. Non metto in discussione il diritto allo sciopero – ha chiarito – Bisogna, però, mettersi anche nei panni degli utenti. Su una decina di sportelli ci sono solo tre o quattro operatori e da qualche tempo chi usa l’ufficio postale come ufficio postale è penalizzato dalla vistosa e antipatica precedenza che viene data a chi si prenota per servizi finanziari. Quando l’attesa per ritirare o spedire un pacco si allunga di un’ora e mezza la comprensione alle ragioni di una protesta, per quanto lecita, viene meno”

Raccolto lo sfogo del cittadino e le spiegazioni del Segretario Confsal, tra le ragioni di chi sciopera e quelle che hanno fatto scattare la protesta del gruppo di utenti giovedì sera in coda ad Alessandria un punto in comune è subito emerso: dietro agli sportelli delle Poste manca personale. Ha lamentato il problema il cittadino che ha contattato RadioGold e lo denunciano anche i lavoratori delle Poste, quelli che insieme a Confasal Comunicazioni e Cisal si asterranno dallo straordinario fino al 30 novembre e anche quelli che insieme ai sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil hanno scelto una strada diversa dallo sciopero ma, ancora nei giorni scorsi, hanno posto con preoccupazione il tema della carenza d’organico.

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