Autore Redazione
venerdì
31 Gennaio 2020
11:15
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Cronaca

Il 15,6% degli italiani nega la Shoah, Nespolo: “Colpa di una politica malata”

La presidente nazionale dell'Anpi ha tirato anche le orecchie all'amministrazione comunale di Alessandria: "Dice di voler dare la cittadinanza onoraria a Liliana Segre ma mantiene presidente della Commissione Cultura il consigliere Carmine Passalacqua"
Il 15,6% degli italiani nega la Shoah, Nespolo: “Colpa di una politica malata”

ROMA – Il 15,6% degli italiani nega la Shoah. Una percentuale in netto aumento se si pensa che nel 2019 erano 2,7% i nostri concittadini che non credevano allo sterminio degli ebrei nei campi nazisti. Come se non bastasse aumenta anche il numero di persone, anche se in misura meno eclatante, di coloro che ridimensionano e minimizzano la portata dell’Olocausto (dall’11,1% al 16,1%).

Un trend preoccupante che ha commentato a RadioGold la presidente dell’Anpi Carla Nespolo. “Questo dato si deve commentare attraverso due riflessioni“, ha esordito l’ex partigiana. “Il primo è rintracciabile nelle scuole. O nell’assenza delle istituzioni al loro interno. Perché al di là delle iniziative legate al Giorno della Memoria del 27 gennaio, si fa ancora troppo poco per educare e spiegare ai nostri giovani che cosa è successo in quegli anni di guerra“. Per Carla Nespolo non si deve solo ricordare “l’Olocausto, ma spiegare cosa è stata la deportazione, il terrore, la brutalità di un regime nazifascista che ha fatto milioni di vittime non solo tra gli ebrei“. E qui si arriva al secondo punto. Quello che tira in ballo la politica e le istituzioni: “Esistono forze politiche di destra che hanno coccolato posizioni estremiste senza mai prenderne le distanze”. Anzi, hanno preso nette posizioni “come la deplorevole astensione del centrodestra alla proposta in Parlamento di Liliana Segre sull’istituzione di una commissione contro l’odio e la discriminazione razziale“.

La somma di questi due fattori, a detta della presidente nazionale dell’Anpi, hanno portato “alcuni italiani a dimenticare, mistificare e negare invece che ricordare. E questo non può e non deve essere accettato. Perché noi ci troviamo davanti a una destra poco progressista e molto fascista. Le democrazie liberali devono sottolinearlo. In molti pensano che l’Olocausto sia ormai una cosa del passato? La vera cosa grave è che c’è chi lo nega o lo ridimensiona“. Poi uno sguardo ad Alessandria e alla “lodevole scelta del sindaco di voler conferire a Liliana Segre la cittadinanza onoraria” con un però che riguarda il sempre più discusso – ma non in discussione per l’amministrazione – Carmine Passalacqua.Se come Comune abbracci la causa della senatrice Segre e poi permetti a un consigliere che insulta Pertini e Audisio sui social di fare il presidente della Commissione Cultura vuol dire che stai attuando un controsenso“, ha concluso Nespolo.

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