8 Marzo 2020
09:57
Cosa dice il nuovo Decreto per arginare il coronavirus sugli spostamenti in provincia di Alessandria
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – La firma sul nuovo Decreto per contrastare il diffondersi del coronavirus nel nostro Paese è arrivata nella notte di domenica 8 marzo. Il Dpcm prevede restrizioni importanti in quelle zone di maggior diffusione del virus tra cui anche la provincia di Alessandria. In Piemonte, oltre all’Alessandrino, sono colpite dal Decreto anche le province di Asti, Novara, Vercelli e Vco. In molti si stanno chiedendo se gli spostamenti saranno possibili o meno. Il testo del decreto pone l’accento sulla questione al punto 1) del documento.
“Evitare ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dei territori (intera Lombardia e province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio nell’Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Alessandria, Asti, Novara, Verbano-Cusio-Ossola, Vercelli, Padova, Treviso, Vicenza, ndr) da cui al presente articolo, nonché all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità, ovvero spostamenti per motivi di salute. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza“, si legge.
Sarà così possibile recarsi regolarmente a lavoro ma, secondo quanto ha spiegato il deputato alessandrino Federico Fornaro, “bisognerà attestare in un qualche modo, attraverso un documento aziendale piuttosto che un tesserino, che lo spostamento in automobile è fatto per esigenze lavorative“. Il Deputato spiega ancora che “più complicato sarà per chi abita nei piccoli comuni e dovrà fare la spesa spostandosi lungo due o più territori comunali. In quel caso una attestazione scritta non c’è e sarà molto più complessa la gestione. Che attualmente non resta ancora chiara. Qui dovrà prevalere il buon senso di tutti nel controllo e nella gestione degli spostamenti“. Insomma nel Decreto un vero e proprio divieto non c’è ma al contrario si trova un forte invito a limitare al massimo gli spostamenti consentiti per il bene della salute pubblica.
Per chi avesse temperatura superiore i 37,5 gradi invece “è fortemente raccomandato di rimanere presso il proprio domicilio e limitare al massimo i contatti sociali“. È fatto inoltre “divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura di quarantena, ovvero risultati positivi al virus“.