Autore Redazione
lunedì
9 Febbraio 2015
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Cronaca - Novi Ligure

Torna il progetto di screening andrologico rivolto agli studenti delle superiori

Torna il progetto di screening andrologico rivolto agli studenti delle superiori

PROVINCIA – E’ pronta a partire la nuova edizione di “Pass”, il progetto di screening uro-andrologico rivolto agli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori del territorio. Dal 2009 i medici della Struttura operativa complessa di Urologia dell’Ospedale di Novi Ligure e Tortona, in collaborazione con l’Urologia dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria sono scesi in campo per sensibilizzare i ragazzi di età compresa tra i 17 ai 19 anni sui problemi e patologie legate all’apparato genitale maschile.

Il progetto, fortemente voluto dal Rotary Club di Alessandria e sostenuto grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, fino ad oggi ha coinvolto a circa 4000 studenti di Novi, Tortona, Ovada, Acqui e Alessandria in una serie di incontri informativi e divulgativi, aperti anche alle studentesse. Il progetto ha inoltre riservato una parte “ai maschi”, offrendo la possibilità ai ragazzi di sottoporsi a una visita medica. In Italia la prevenzione andrologica è stata a lungo trascurata, ha ricordato il dottor Franco Montefiore, direttore del reparto di Urologia di Novi Ligure – Tortona e responsabile del progetto Pass. Con l’abolizione della visita di leva, che in passato costituiva l’unica forma di verifica su larga scala, è oltretutto venuta a mancare anche l’attività di prevenzione. Grazie al progetto Pass, negli ultimi anni, 1000 studenti della provincia hanno invece avuto la possibilità di sottoporsi a uno screening uro-andrologico. In media, il 42% dei ragazzi è risultato affetto da patologie, in particolare a carico di didimi ed epididimi (50%) e, tra queste, in oltre la metà dei casi si trattava di varicocele (52%). Dato ancora più importante, ha sottolineato il dottor Montefiore, è che solo il 12% dei ragazzi in cui è stata riscontrata una patologia era già stato visitato da un medico. “Quasi nel 90% dei casi si è trattato di una prima diagnosi e, quindi, di una diagnosi precoce”. Un dato fondamentale ha aggiunto il responsabile del progetto Pass perché anche una patologia all’apparenza banale come un varicocele, se trascurata, può incidere sulla futura capacità di avere figli. “Studi condotti sugli adulti indicano che molte patologie responsabili di infertilità di coppia sono evidenziabili già in età puberale, ma restano misconosciute o ignorate per molto tempo. L’assenza, quindi, di programmi andrologici di screening, può rappresentare un serio problema per quanto riguarda la salute sessuale e riproduttiva dei giovani”. Da qui, quindi, la volontà di riproporre anche quest’anno il progetto Pass che dal prossimo mese offrirà nuovamente la possibilità agli studenti della provincia di sottoporsi a uno screening uro-andrologico.

Il nostro impegno – ha dichiarato Mario Visca, presidente del Rotary Club di Alessandria sarà rinnovare questa iniziativa, partita sotto la presidenza di Debora Paglieri, che mi ha preceduto alla guida del Club. Sono convinto che lo stesso coinvolgimento verrà anche da Stefano Bigini, a cui passerò le consegne ai primi di luglio. Un ringraziamento particolare alla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria: con i fondi che ci mette a disposizione ci consente di proseguire in questo percorso che ritengo di grande importanza per la collettività”.

Per il terzo anno consecutivo – ha affermato il presidente Pier Angelo Taverna – la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria finanzia il progetto P.A.S.S. I risultati riscontrati e il concreto coinvolgimento degli studenti e delle loro famiglie a questa iniziativa dimostra che abbiamo colto nel segno e che l’attività di prevenzione portata avanti dai medici in collaborazione con le istituzioni scolastiche va a colmare una lacuna che riguarda direttamente la salute ed il futuro delle giovani generazioni”.

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