Autore Redazione
domenica
17 Maggio 2020
16:57
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Cronaca - Piemonte

Fase 2, l’allarme dalla Regione Piemonte: “Attendiamo il decreto, Governo si sbrighi”

Fase 2, l’allarme dalla Regione Piemonte: “Attendiamo il decreto, Governo si sbrighi”

TORINO – “Da questa mattina stiamo aspettando che il Governo ci invii il decreto che deve far ripartire l’Italia. Metà pomeriggio e ancora nulla…“. L’allarme è arrivato dall’assessore alla Sicurezza della Regione Piemonte, Fabrizio Ricca, che ha postato sui social una foto eloquente del tavolo di lavoro della Giunta Cirio pronta a mettersi al lavoro sul decreto annunciato nella serata di ieri dal premier Conte. L’esponente della Lega ha poi continuato: “Noi siamo pronti ma è il caso che qualcuno, a Roma, si dia un svegliata perché non si può dire ai piemontesi, la sera della domenica, quale sarà il loro destino il giorno dopo: è una questione di rispetto ma anche di sicurezza!“. In particolare Cirio sta lavorando al decreto regionale da presentare ai piemontesi sulle riaperture ed eventuali integrazioni, come previsto per legge, del 18 maggio. Proprio come era avvenuto in occasione delle chiusure.

Del resto, in una lunga intervista su La Stampa del 17 maggio il Governatore aveva sottolineato come l’esigenza del Piemonte “è quella di una ripartenza sostenibile ed è quello che gli operatori ci hanno chiesto. Abbiamo voluto bilanciare la giusta cautela con la necessità della ripartenza e abbiamo trovato un giusto equilibrio tra il diritto al lavoro e il diritto alla salute. Insomma: un’ottima mediazione tra la prudenza e l’economia, per una regione che vuole aprire tutto ma aprire per sempre“. Bisogna subito rassicurare tutti che le aperture del 18 maggio non sono assolutamente a rischio. Come già sottolineato dai Governatori di tutta Italia, le Regioni attendono il testo ufficiale del decreto annunciato ieri sera dal Governo per mettere a punto elementi prettamente tecnici e che non dovrebbero inficiare nella ripartenza.

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