Autore Redazione
mercoledì
18 Novembre 2020
19:58
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Cronaca - Alessandria

La Asl Al replica al Pd sulla situazione nelle Rsa: “Quelle pubblicate sono inesattezze propagandiste”

La Asl Al replica al Pd sulla situazione nelle Rsa: “Quelle pubblicate sono inesattezze propagandiste”

ALESSANDRIA – “Le affermazioni pubblicate sulla situazione delle Rsa in una nota dai gruppi consiliari del Pd di Alessandria sono inesatte“. A dirlo è la Asl Al che ha replicato, attraverso le parole del direttore del Sisp Orazio Barresi, a quanto affermato dai Dem e dalla lista Insieme per Rossa.

In particolare gli esponenti dell’opposizione si sono soffermati sulla situazione delle Rsa alessandrine, definita ‘grave e trascurata’. La situazione è certamente seria ma non trascurata. Le positività di residenti e operatori emergono proprio perché si fanno molti tamponi e Asl Al tiene in costante controllo l’evoluzione epidemica, soprattutto tra i suoi assistiti più fragili. I contatti con i responsabili delle Rsa sono strettissimi e su base quotidiana. Il personale delle Rsa viene costantemente sottoposto a tampone e da 20 giorni circa le Rsa sono state fornite da Dirmei e Protezione civile di oltre 6.000 test antigenici, test in grado di fornire un risultato in un quarto d’ora circa e quindi ideali per tenere costantemente monitorato il personale dipendente“, si legge nella nota diffusa dall’Asl Al.

Sul passaggio in cui viene sottolineata l’impossibilità di monitorare gli ospiti “perché il responsabile, il dottor Barresi dell’Asl di Alessandria, non può fornire tamponi in assenza di reagenti“, la Asl sostiene che si tratta di un’affermazione priva di riscontro. “I reagenti per i laboratori Asl Al ci sono e sono stati acquisiti per tempo e in quantità adeguate (insieme tra l’altro a molti nuovi macchinari). Inoltre la capacità produttiva di Asl Al è in continuo incremento ed è ora attestata ad oltre 800 tamponi molecolari al giorno. Tale miglioramento e ampliamento della capacità produttiva ha consentito di realizzare un canale preferenziale per i tamponi degli operatori sanitari, un canale dedicato e che utilizza sistemi più rapidi“, spiega l’Azienda sanitaria locale di Alessandria.

Barresi spiega inoltre che non ci sono carenze dei dispositivi di protezione individuale poiché viene effettuata, “come da norma di legge, una vigilanza costante sulla fornitura di dispositivi di protezione all’interno delle RSA. Ci sono verbali che documentano che i DPI sono presenti e nessun dirigente di RSA ne ha fatto richiesta“. Sulla richiesta di avere dei dati aggiornati e precisi sulla situazione la Asl sottolinea come i dati siano “pubblici. Carichiamo quotidianamente sul sito di Asl Al i dati relativi alle occupazioni di posto letto Covid. I dati relativi alle Rsa sono gestiti a livello regionale dal Dirmei e sono in continua evoluzione proprio perché vengono effettuati test quotidianamente e le situazioni sono diverse in ogni Rsa. In generale, per le Rsa vigilate da ASL AL, si può dire che i positivi tra i pazienti siano stimabili tra il 10 e il 20% mentre il tasso di positività sul personale si aggira intorno al 10%. La situazione però è molto diversa rispetto alla primavera e la maggioranza dei positivi che, lo ripeto, abbiamo trovato perché siamo andari a cercare, sono asintomatici“.

Infine sulla richiesta di sapere il numero delle Usca per ogni centro zona “e perché il numero di ore e di personale di quelle di Alessandria sia uguale al numero di ore e di personale degli altri centri zona e addirittura minore di quelli di Casale, seppure la popolazione è molto più numerosa” la Asl ha dato una spiegazione tecnica. “Le Usca sono 7, una per centro zona. L’affermazione sul confronto delle ore tra le diverse Unità è priva di fondamento. Ad Alessandria vengono effettuate circa 250 ore settimana, mentre a Casale sono 150“. L’Azienda sanitaria locale cittadina ha anche precisato che dall’inizio della pandemia sono stati assunti già 385 dipendenti: 111 medici, 162 infermieri e 17 tecnici di laboratorio.

Su quelle che la Asl ha definito inesattezze ha voluto anche intervenire il Commissario Valter Galante: “Desta molta amarezza, e lo dico soprattutto per difendere l’operato e l’abnegazione dei dipendenti Asl Al, sia quelli del comparto sanitario sia quelli amministrativi, che, per fini propagandistici, vengano diffuse affermazioni non veritiere che mettono in allarme la popolazione. La situazione è seria ed è sempre giusto ricordare che siamo in una zona rossa e che molti nostri concittadini stanno soffrendo e lottando per la vita. Questo deve richiamare tutti alla più alta responsabilità: responsabilità di indossare una mascherina, responsabilità di stare a casa, responsabilità di prestare attenzione a quello che si dice e a non diffondere notizie allarmistiche e prive di fondamento”.

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