Autore Redazione
mercoledì
13 Gennaio 2021
18:00
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Cronaca - Alessandria

In aumento i bimbi con patologie autoimmuni all’Infantile di Alessandria

In aumento i bimbi con patologie autoimmuni all’Infantile di Alessandria

ALESSANDRIA – L’Ospedale Infantile di Alessandria, in un normale anno di attività, registra una media di 1.200 ricoveri ed oltre 20 mila accessi al Pronto Soccorso. In questi ultimi anni la struttura ha visto in costante crescita, circa del 20%, di pazienti che provengono da fuori area di riferimento (l’Alessandrino) e il 7% da fuori regione. Questo a conferma dell’importanza del presidio sia per la provincia che per altri territori.

Essere piccoli può essere una forza”, spiega Enrico Felici, classe 1974, Direttore della Pediatria e del DEA Pediatrico dell’Ospedale Infantile “Cesare Arrigo” di Alessandria. Uno di quei professionisti che ha sempre creduto nelle grandi potenzialità della Struttura alessandrina. Felici, laurea in Medicina e Chirurgia all’Università di Pavia e specializzazione in Pediatria e Neonatologia all’Irccs (Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico) “Gaslini” di Genova, tre anni fa è arrivato forte di questa convinzione e del valore della multidisciplinarietà. “Intorno al paziente ci deve essere una rete di specialità pediatriche in grado di rispondere ad esigenze di cura sempre più complesse e questo è quello che abbiamo costruito nel nostro Ospedale”, ha aggiunto.

Le patologie più importanti trattate sono gastroenterologiche, nefro-urologiche, endocrinologiche e metaboliche, pneumo-allergologiche, cardiologiche, reumatologiche e infettive. Le malattie autoimmuni sono in aumento, così come i casi di diabete. “Siamo di fronte a fenomeni che andranno studiati con grande attenzione e con metodo multidisciplinare”, ha osservato Felici, prima di ricordare alcuni numeri. Come i 20 piccoli pazienti cui mediamente ogni anno viene diagnosticato il diabete (quelli seguiti annualmente sono invece circa 160), oppure gli ottanta in cura per malattie infiammatorie croniche intestinali (malattia di Crohn e retto-colite ulcerosa) o ancora i 500 bambini celiaci.

Quello della diabetologia è l’esempio di un servizio enorme per il territorio in cui si concentra non solo la cura e la parallela, e altrettanto importante, consulenza alle famiglie, ma anche la gestione tecnologica del paziente, la telemedicina e il teleconsulto, la reperibilità costante e il valore aggiunto del volontariato con l’associazione Jada“, ha sottolineato ancora il direttore di Pediatria.

Ecco che il potenziamento dell’offerta specialistica pediatrica multidisciplinare risulta essere centrale per la crescita di un centro importante come quello di Alessandria. Un potenziamento che comunque si è concretizzato, per esempio, con la nascita grazie alla forte collaborazione con la Chirurgia Pediatrica del Centro per la patologia digestiva pediatrica Umberto Bosio, focalizzato su un gruppo omogeneo di malattie con l’obiettivo di facilitare l’acquisizione e il mantenimento di approcci rispettosi di protocolli condivisi e sviluppati nel rispetto delle principali linee guida e conoscenze internazionali (il Centro si colloca all’interno dell’Infrastruttura Ricerca, Formazione e Innovazione guidata da Antonio Maconi). Ma non solo, come dimostra il ruolo attivo della Pediatria all’interno della Rete formativa della Scuola di Specialità in Pediatria e Neonatologia dell’Università del Piemonte Orientale e il virtuoso percorso di ricerca che ha condotto alla produzione solo nel 2020 di diciassette pubblicazioni scientifiche a cura della Struttura diretta da Felici che ha partecipato a diversi studi multicentrici, fra cui quello europeo sui bambini affetti da Covid-19.

“Credo fortemente in una vocazione che non può essere solo locale, perché grazie alla ricerca e alla collaborazione con l’Università (e il percorso avviato verso il riconoscimento di Irccs per l’azienda ospedaliera va esattamente in questa direzione) si stanno sviluppando elevate competenze in grado di dare risposte cliniche a patologie croniche sempre più diffuse e capaci di aumentare l’attrattività del “Cesare Arrigo” non solo per pazienti e famiglie, ma anche per giovani medici promettenti. È un motivo di stimolo, di responsabilità e anche di soddisfazione perché significa che Alessandria sta crescendo e consolidando il proprio ruolo“, ha aggiunto in conclusione Felici.

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