Autore Redazione
venerdì
18 Giugno 2021
05:00
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Cronaca - Alessandria

Lo studio dei ragazzi del Volta e del Galilei sui Corali Miniati di San Pio V

Lo studio dei ragazzi del Volta e del Galilei sui Corali Miniati di San Pio V

ALESSANDRIA – La scienza “può essere e deve essere al servizio anche dell’arte“. Lo dimostra, per il sindaco di Alessandria, Gianfranco Cuttica di Revigliasco, lo studio diagnostico sui Corali miniati di San Pio V custoditi ad Alessandria a Palazzo Cuttica. Il progetto, seguito dal Settore Trasparenza Politiche Educative Culturali e Biblioteca – Servizio Valorizzazione Patrimonio Museale di Alessandria è stato avviato dal professor Maurizio Aceto, docente di Chimica dall’Università del Piemonte Orientale, in collaborazione con il professor Giorgio Laganà, docente di Chimica dell’ITIS “A. Volta” e la professoressa Claudia Guerci, docente di Scienze del Liceo Scientifico “G.Galilei” di Alessandria.

Sotto la supervisione del Prof. Aceto, che vanta l’analisi di circa 300 manoscritti delle biblioteche di tutta Europa, un gruppo di studenti dell’Itis Volta e del Liceo Scientifico di Alessandria potrà studiare, attraverso analisi spettroscopiche non invasive, i 42 volumi manoscritti che Papa Pio V fece realizzare nel 1500 a Roma per il coro del convento domenicano di Santa Croce a Bosco Marengo.

Grazie all’utilizzo di strumentazioni tecnologiche e specifiche tecniche, come il FORS (Fibre Optic Reflectance Spectroscopy), una sonda a fibre ottiche in grado di registrare lo spettro della radiazione diffusa dalla superficie di un campione e spettrometri a fluorescenza di raggi X (tecnica XRF), gli studenti analizzeranno i pigmenti e i coloranti antichi dal punto di vista chimico e potranno valutare lo stato di conservazione delle miniature, degli inchiostri e della pergamena, stimarne globalmente il valore e proveranno a identificare le diverse mani degli artefici delle decorazioni delle miniature. Dallo studio diagnostico potranno arrivare anche informazioni per confermare la datazione delle miniature e riconoscere eventuali interventi successivi.

Al progetto, che ha ottenuto l’autorizzazione della Soprintendenza ai Beni Librari, parteciperanno studenti che hanno già seguito un corso di preparazione teorica e pratica di diagnostica dei beni culturali, tenuto dal professor Aceto, con cenni sulla sicurezza e sulla gestione di opere importanti e fragili come i manoscritti miniati.

Lo scopo dello studio è duplice – ha sottolineato il docente dell’UPO, Prof. Maurizio Acetoda un lato promuovere la conoscenza di queste opere attraverso le informazioni che si possono ottenere dalla diagnostica, dall’altro avvicinare gli studenti ai capolavori del passato, cercando di stimolare la loro curiosità nei confronti di opere con le quali raramente essi hanno occasione di confrontarsi”.

La scelta di portare avanti un lavoro di squadra che vede impegnati gli studenti del Galilei e del Volta insieme, ha aggiunto la docente del Liceo “G.Galilei” Claudia Guerciparte dalla consapevolezza che il patrimonio artistico deve essere tutelato e valorizzato da tutti. Siamo certi che la provenienza da percorsi scolastici differenti costituirà uno stimolo per i ragazzi, che, confrontandosi e collaborando, a partire dalle competenze in chimica e fisica, potranno effettuare un più ampio percorso multidisciplinare le cui ricadute didattiche e sociali rappresenteranno per la scuola e anche per la città un vero e proprio punto di svolta“.

Contribuire a promuovere la conoscenza, da parte della comunità, di un patrimonio culturale ancora troppo nascosto rappresenta un dovere per ogni cittadino – ha sottolineato il docente dell’ITIS “A.Volta”, Prof. Giorgio LaganàSe il contributo viene poi dall’azione scientifica messa in campo da 20 ragazze e ragazzi di due scuole alessandrine, questo assume un valore ed un sapore che va oltre i confini della semplice visibilità dei manoscritti. I ragazzi si appassionano, si sentono parte attiva della vita della città, assumendo consapevolezza che il loro ruolo non è quello di comprimari, ma di attori principali”.

Quella sui Corali Miniati provenienti dal convento Domenicano di Bosco Marengo e correlati alla committenza di Papa Pio V è un’esperienza straordinaria per molti elementi – ha commentato il sindaco, Gianfranco Cuttica di RevigliascoIn primo luogo si tratta di un patrimonio storico artistico di eccezionale valore per la consistenza numerica e soprattutto per la qualità delle componenti figurative correlate all’entourage che lavorava per una committenza straordinaria come quella pontificia. Infatti il Convento Domenicano di Bosco Marengo, si configura come un mirabile e quanto mai raro esempio di cultura Tosco-Romana del Cinquecento con opere di Giorgio Vasari. Una sorta di primizia della cultura della controriforma che si colloca sul territorio piemontese. In secondo luogo tale approfondimento scientifico si allinea e integra agli studi storico-artistici sinora effettuati che, per esempio, nel 1999 hanno visto anche la produzione da parte del Comune di Alessandria di una mostra e relativo catalogo curato da Silvana Pettenati. Più recentemente gli stessi Corali sono stati oggetto di uno straordinario intervento, finanziati da fondi Por-Fesr, di scansione totale ad alta risoluzione proprio per agevolarne lo studio e gli approfondimenti, oltre alla divulgazione, senza intervenire direttamente sugli originali che necessitano sistemi di conservazione particolarmente delicati. Infine, tutti questi elementi di approfondimento a diversi livelli e meritevolmente coinvolgenti il mondo scolastico, ricadono fortuitamente in un momento particolarmente suggestivo e significativo, che individua, nel prossimo anno, le celebrazioni per i 450 anni dalla morte di San Pio V (1° maggio 2022), una squisita occasione per ritornare sul tema, e divulgare i risultati raggiunti e gli aggiornamenti degli studi”.

Un esempio di sinergia tra Comune, Università ed Istituti scolastici – ha sottolineato l’Assessore ai Servizi Educativi e Scolastici, Silvia Straneo -, che pone la scuola al centro di processi di apprendimento formali e non formali: una dimostrazione di come la nostra Città attui costantemente metodi innovativi di insegnamento e di apprendimento. E al di sopra di tutto una mia personale considerazione: sono felice che i ragazzi sperimentino l’incanto che sanno trasmettere queste opere d’arte veramente uniche”.

“L’indagine diagnostica – ha affermato la Dirigente delle Politiche Culturali, Orietta Bocchio – consentirà di conoscere, in maniera più dettagliata, l’equipe di artisti che sul finire del Cinquecento realizzarono le miniature e si potranno individuare le varie botteghe, da quella romana di Giulio Clovio a quella lombarda a quella nordico-fiamminga. Gli incontri si stanno svolgendo in sicurezza, anche in considerazione delle regole dettate dall’emergenza Covid-19. A questosi affianca un progetto della Regione Piemonte al quale abbiamo aderito. Si tratta del progetto di censimento finalizzato a individuare le legaturedi pregio presenti
nei musei e nelle biblioteche del territorio piemontese, e schedarle sulla piattaforma SIGECweb del Ministero della Cultura. Finanziato dalla Regione Piemonte e coordinato dal Centro Studi Piemontesi, prende le mosse dalla schedatura delle legature realizzata a partire dagli anni Novanta dal prof. Francesco Malaguzzi, lavoro che diede luogo alla pubblicazione dei volumi “De libris compactis”, editi proprio dal Centro Studi Piemontesi. Oggetto d’indagine oltre alla collezione dei corali miniati anche il fondo dei libri antichi della Biblioteca Civica. Mi auguro che questi interventi di valorizzazione contribuiscano a porre nuovamente all’attenzione degli studiosi le collezioni civiche e siano spunto per ulteriori ricerche e approfondimenti”.

 

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