Autore Redazione
martedì
21 Dicembre 2021
05:34
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Cronaca - Piemonte

L’UE mette fuori legge quattro pigmenti per tatuaggi: “Ma i tattoo a colori proseguiranno”

L’UE mette fuori legge quattro pigmenti per tatuaggi: “Ma i tattoo a colori proseguiranno”

TORINO – “In questi giorni abbiamo sentito notizie più che allarmistiche. Notizie che parlavano della fine dei tatuaggi a colori. Una bufala nata da una cattiva informazione dato che sono solo quattro i pigmenti che dal 4 gennaio 2022 non potranno più essere importati, venduti, utilizzati e detenuti per tattoo o trucchi permanenti“. Eugenio Arneodo, delegato piemontese dell’associazionetatuatori.it, ci tiene subito a precisare che la fine dei tatuaggi a colori è tutt’altro che vicina.

Il nuovo regolamento europeo per i tatuaggi, che entrerà in vigore a inizio del 2022, ha infatti inserito quattro pigmenti, abitualmente utilizzati per i tatuaggi sulla pelle, nella lista nera poiché potenzialmente pericolosi. I pigmenti che non potranno più essere iniettati sottopelle sono il C.I. 77603 Pigment Yellow 34, C.I. 77900 Pigment Yellow 157, C.I. 77332 Pigment Black 25, CI 77605 Pigment Red 104. A questi si aggiungono anche il Pigment Blu 15:3 (CI 74160) e il Pigment Green 7 (CI 74260) per i quali l’Allegato XVII del Reach ha concesso, alle aziende produttrici, un ulteriore anno di tempo (4 gennaio 2023) affinché possano trovare delle molecole sostitutive.

Questo significa che tutti gli altri colori esclusi da questa lista saranno ancora utilizzabili anche dopo la fatidica data del 4 gennaio. “Mi sembra una bella differenza rispetto a titoli che sono comparsi nei giorni scorsi“, sottolinea ancora Arneodo. A questo si aggiunge che “le aziende produttrici sono già a lavoro per trovare eventuali alternative. Alcune esistono già, altre arriveranno. Quindi chi vorrà farsi un disegno colorato sulla pelle potrà senza problemi“. Va detto però che l’Europa non ha semplicemente bandito i pigmenti già citati. “È infatti stata chiesta la riformulazione del packaging con le informazioni ai consumatori che saranno maggiori e dettagliate“.

Cosa fare però dal 4 gennaio delle scorte di quei pigmenti che non saranno più utilizzabili? “I singoli studi di tatuaggio dovranno smaltirli autonomamente. Questo comporterà un danno economico importante per tutta la categoria che comprende sia i tatuatori che le case produttrici“. Tutti gli altri pigmenti colorati sono quindi permessi ma con un limite di concentrazione, “pertanto, i produttori sono obbligati a mettere sul mercato solo prodotti conformi ai nuovi standard“. La concentrazione è passata dallo 0,5% allo 0,1%. “Il dubbio di noi tatuatori e della nostra associazione che una concentrazione così bassa di pigmenti possa non dare lo stesso effetto di un tatuaggio fatto prima del 4 gennaio 2022. Le aziende ci assicurano che non ci saranno cambiamenti qualitativi del prodotto finito, ma solo sperimentando potremo capire”, spiega ancora Eugenio Arneodo.

I pigmenti con le precedenti concentrazioni, tuttavia, potranno essere utilizzati “esclusivamente in area medica (es: ricostruzione del complesso areolare), praticamente a queste persone, che sono definite fragili, possono essere inserite nel derma quantità maggiori rispetto a soggetti cosiddetti sani“, conclude il delegato piemontese dell’associazione tatuatori.

Photo by Matheus Ferrero on Unsplash

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