Autore Redazione
lunedì
24 Gennaio 2022
05:51
Condividi
Cronaca - Alessandria

Caro bollette, la preoccupazione dei ristoratori alessandrini: “Aumenti esponenziali, facciamo fatica”

Caro bollette, la preoccupazione dei ristoratori alessandrini: “Aumenti esponenziali, facciamo fatica”

ALESSANDRIA – C’è chi è costretto ad aumentare i prezzi del menù e chi valuta di organizzare una class action con altri colleghi per dire basta. Diversi ristoratori alessandrini hanno espresso la loro preoccupazione per il rincaro delle bollette. “Stiamo parlando del 15-20% in più” ha sottolineato Ivan Fusaro della pizzeria Soleluna di Alessandria “vuol dire circa 150/200 euro in più al mese. Una botta importante che mi costringe a valutare la possibilità di aumentare i prezzi. Finora non l’avevo mai fatto. La pizza più cara per il momento costa 6 euro. Abbiamo anche acquistato un’auto elettrica per fare le consegne, risparmiando così sulla benzina ma non basta. Ho notato anche un aumento delle materie prime, intorno al 15%: mi riferisco a prodotti per noi basilari come farina o mozzarella. Insomma, abbiamo fatto di tutto ma senza un lieve aumento dei prezzi del menù rischiamo di non coprire le spese”. 

Più grave la situazione di un altro ristoratore del capoluogo: “Ho riscontrato aumenti esponenziali e sto pensando di fare una class action con altri colleghi per far sentire la nostra voce contro politiche scellerate. Basti pensare che a gennaio 2021 la bolletta della corrente ammontava a 1100 euro al mese, oggi si attesta addirittura a 3400 euro. Ci sono stati aumenti anche delle materie prime ma decisamente più graduali, di qualche punto percentuale. Aumentare i prezzi del menù? L’ho già fatto nel 2021: 50 centesimi o 1 euro in più. Un nuovo aumento sarebbe la mia condanna. Un mio collega mi ha addirittura detto che la sua bolletta è letteralmente raddoppiata a distanza di un mese. Tutto questo è improponibile”. 

Per il momento, invece, il ristorante pizzeria Unico di Valmadonna ha scelto di non aumentare i prezzi, nonostante l’aumento del 7% in media di diverse materie prime: “Alcune anche del 60% ma in quel caso si sta comunque parlando di cifre molto basse. Per noi è comunque un grosso danno ma abbiamo deciso di non aumentare i prezzi. Rispetto alla corrente dobbiamo ancora vedere la fattura di gennaio ha fatto sapere la proprietaria Chiara Masi. 

Condividi