Autore Redazione
giovedì
8 Settembre 2022
12:05
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Cronaca - Alessandria

Federazione Nuoto Piemonte e costi energia: “A dicembre molte piscine rischiano di chiudere”

Federazione Nuoto Piemonte e costi energia: “A dicembre molte piscine rischiano di chiudere”

PIEMONTE – Dopo un campionato europeo di nuoto meraviglioso per gli Azzurri il rischio è che molti impianti natatori in Piemonte, a dicembre, scelgano di chiudere per l’emergenza rincari. L’allarme è stato lanciato dal presidente della Fin (Federazione italiana nuoto) Piemonte e Valle d’Aosta, Gianluca Albonico.

“Oggi – spiega il presidente – la quasi totalità dei gestori si trova di fronte alla scelta obbligata di chiudere gli impianti nei mesi più freddi“. Per comprendere la portata del problema è sufficiente calcolare che “un impianto medio spende qui al Nord 120.000 – 150.000 euro tra energia elettrica e termica e questa voce sarà moltiplicata per 3-4 volte“. A tutto questo si aggiunge il fatto che “a gennaio entrerà in vigore una parte della riforma sullo sport che paradossalmente porterà ancora più costi alle società. Una riforma necessaria (ad esempio per la tutela dei tanti istruttori e tecnici) ma che purtroppo in questo momento aggiunge costi ad una situazione già deficitaria”.

Per mitigare una situazione di gravissima emergenza la proposta è di “sostegni immediati inserendo delle voci specifiche nel decreto aiuti rivolte al sostegno degli impianti sportivi. Poi la riforma dello sport prevede l’inserimento dell’esenzione IVA per le prestazioni sportive nel 2024″. Ma occorre fare presto, prosegue Albonico anche perché in Italia c’è stato un sistema, soprattutto negli impianti natatori, di assegnazione delle gestioni alle società sportive, scaricando su di esse nel tempo costi delle utenze, manutenzioni, ecc. All’estero, nella vicina Francia o in Svizzera e Germania, è lo stato che si occupa di questi costi, le società sportive fanno lo sport. Questa situazione che comunque fino all’epoca pre-covid ha funzionato anche bene, oggi è saltata e dimostra tutti i suoi limiti . Lo Stato oggi deve colmare quel gap, investa maggiori risorse sullo sport altrimenti si aspetti il default”.

La Regione Piemonte sta contribuendo nel sostenere i gestori  e “proprio nel mese di settembre si concretizzerà una misura dedicata al comparto delle piscine che varrà circa 840.000 euro già inserita nel Bilancio di previsione della Regione Piemonte. Un intervento, che andrà in aiuto alle oltre 30 società sportive che gestiscono circa 72 impianti natatori pubblici e una decina privati, nei quali trovano occupazione 500 lavoratori subordinati e 1500 collaboratori sportivi. Un aiuto importante che purtroppo però da solo non basterà a scongiurare interruzioni di servizio”.

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