Autore Redazione
giovedì
24 Novembre 2022
05:26
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Cronaca - Alessandria

Tessere le Identità e la “fifa” per la fascia arcobaleno: “Anche in Italia è difficile fare coming out nel calcio”

Tessere le Identità e la “fifa” per la fascia arcobaleno: “Anche in Italia è difficile fare coming out nel calcio”

ALESSANDRIA – In questi giorni caratterizzati dalle polemiche per le ferree disposizioni della Fifa ai Mondiali in Qatar è tornato d’attualità il tema dei diritti della comunità lgbtqia+. La foto della Germania con tutti i giocatori con la mano davanti alla bocca per protestare contro il divieto di indossare la fascia arcobaleno ha fatto il giro del mondo. Ne abbiamo parlato con Stefania Cartasegna, presidente dell’associazione alessandrina Tessere le Identità.

“Nella nostra comunità lgbtqia+ le vicende di questi giorni vengono viste con una doppia lettura” ha sottolineato Cartasegna “da una parte è importante che anche in paesi così oscurantisti come il Qatar si mettano in luce a livello internazionale questi temi e si rifletta sulla condizione di quelle società. Dall’altra, però, è giusto ricordare che si sta parlando di uno sport come il calcio profondamente patriarcale ed eterosessista nei nostri contesti sociali. Ancora oggi è difficile per un calciatore dichiararsi omosessuale, fare coming out. Questo vale anche nella nostra realtà italiana: oggi fare coming out in ambito calcistico è visto quasi come un’onta. Occorre riflettere su questo”.

La presidente di Tessere Le Identità ha poi rimarcato come questa difficoltà riguardi, soprattutto, le popolazioni di origine latina e non anglosassone: “La presa di posizione netta della Germania ne è la dimostrazione. Ricordo, anche un film di qualche anno fa, “Mario“, girato in Svizzera, che affrontava il tema dell’omosessualità nel calcio. La nostra cultura latina, invece, è machista: l’essere omosessuale viene percepito come una diminuzione, un sentirsi meno uomo. Insomma, è un problema culturale. Certo, ci sono stati dove i regimi non consentono nemmeno di esprimersi ma anche nel mondo occidentale non ci sono così tanti terreni fertili. Ci sono, però, delle piacevoli eccezioni. Penso al calendario contro l’omofobia promosso dalla squadra di rugby delle Zebre insieme alla Libera Club, la prima squadra gay d’Italia con in copertina un bacio tra rugbisti e, di recente, la provocazione dell’artista Andrea Villa a Torino: dei manifesti pubblicitari con una immagine “fake” di Cristiano Ronaldo e Henry che si baciano con la scritta Hanno Fifa dei gay”. 

Due, in particolare, i progetti in cantiere targati “Tessere le Identità”: una mostra fotografica dedicata al Pride di questa estate nella Sala Furastè della Casa di Quartiere di Alessandria a partire dal 16 dicembre e, a febbraio, un grande evento all’Università di Asti organizzato insieme all’associazione Agedo e dedicato alle buone prassi in ambito sanitario.

Foto tratta dalla pagina Facebook della nazionale di calcio tedesca

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