Autore Redazione
giovedì
2 Marzo 2017
01:32
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Cronaca - Alessandria

Il mosaico delle Poste ad Alessandria da giovedì prossimo in bella vista

Dal 9 mazro via le auto per restituire dignità all'opera di Severini. Primo passo per una piazza sempre più pedonale?
Il mosaico delle Poste ad Alessandria da giovedì prossimo in bella vista

ALESSANDRIA – È decisamente ben visibile, visto che è lungo 38 metri e alto 1,20, eppure in pochi si accorgono della sua bellezza. Il mosaico di Gino Severini, sul palazzo delle Poste ad Alessandria, presto avrà lo spazio che merita. Tony Frisina e altri cittadini avevano chiesto un intervento che potesse valorizzare l’opera del futurista di Cortona. Così Renzo Penna, presidente della Commissione Cultura, si era attivato per dare dignità al mosaico, ottenendo risposta in questi giorni. Il 9 marzo partiranno infatti i lavori di installazione dei paletti che allargheranno lo spazio davanti all’opera. Saranno inoltre eliminati i posteggi di carico e scarico che ostruivano la vista.

“Io avevo raccolto delle attenzioni di molte persone sulla necessità di dare spazio e valorizzazione al mosaico – ha spiegato Renzo Penna. Così mi ero mosso come consigliere comunale e presidente della commissione cultura e così, parecchi mesi fa, avevo presentato una interpellanza ottenendo risposte dagli assessori Oneto e Ferralasco sulle iniziative da adottare”.

L’atto concreto è arrivato in questi giorni. L’architetto Robotti infatti “ha comunicato che dal 9 marzo inizieranno i lavori. Libereranno l’area dai posti auto e saranno collocati i paletti simili a quelli davanti a Palatium Vetus, in linea con la parte ultima del dehor del bar vicino”.

La bellezza dell’opera recupererà la dignità perduta, un fascino sottolineato anche da Umberto Eco: “in uno scritto spiegava la sua sorpresa davanti a una casa diversa dalle altre e con disegni che incentivavano la sua fantasia, riferendosi al mosaico di Severini. Allora la città di Alessandria, ha ricordato Eco, fece un atto coraggioso dal punto di vista urbanistico, perché era un’opera di grande modernità architettonica inserita ad Alessandria in una struttura come quella delle Poste, diversa da tutto il resto”.

L’intervento servirà a far apprezzare a tutti gli alessandrini il mosaico “molte volte vedo gruppi di ragazzi fermi davanti al mosaico che danno la schiena all’opera. Togliere l’auto potrebbe dare maggior respiro alla bellezza di quello scenario che devono essere accompagnati da momenti di formazione e conoscenza.”

La maggiore visibilità data al mosaico e una più ampia porzione di marciapiede assegnata ai pedoni potrebbe far pensare a una maggiore pedonalizzazione della piazza, come spera Renzo Penna: “l’iniziativa non nasce con questa intenzione ma certamente quella parte di piazza della Libertà davanti alle Poste avrebbe bisogno di una riorganizzazione e una riduzione della presenza delle auto.”

GINO SEVERINI
Pittore di Cortona fu prima divisionista, poi futurista e infine cubista. Il suo lavoro ad Alessandria venne eseguito negli anni 1939-1941. Un pastello su carta di Severini è stato stimato un milione e 300 mila euro, un olio su tela del 1951 è andato all’asta da Sotheby’s a più di 3 milioni di dollari. L’artista nacque nel 1883 e arrivò a Roma diciottenne dove conobbe Giacomo Balla che gli fece apprezzare la pittura divisionista, poi proseguita a Parigi. Nel 1909 aderì, tra i primi, al Manifesto del futurismo. A Parigi conobbe artisti di grande spessore come Pablo Picasso, Guillaume Apollinaire, Georges Braque e Juan Gris. Severini morì a Parigi nel 1966.

Il mosaico alessandrino non è l’unica opera realizzata con questa tecnica da Severini. L’artista di Cortona ha infatti anche realizzato, tra gli altri, il grande mosaico raffigurante San Marco sulla facciata della Chiesa Inferiore dell’omonima Chiesa a Cortona.

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