Autore Redazione
lunedì
25 Gennaio 2016
23:00
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Cronaca - Alessandria

Sabato 30 gennaio riapre il Teatro comunale di Alessandria per uno speciale il tour tra le sale bonificate

Sabato 30 gennaio riapre il Teatro comunale di Alessandria per uno speciale il tour tra le sale bonificate

ALESSANDRIA – Dopo oltre 5 anni, sabato 30 gennaio gli alessandrini potranno finalmente rientrare nel teatro comunale. Terminata la bonifica, l’amministrazione comunale ha deciso di riaprire le porte della struttura per una speciale visita guidata, dalle 17 alle 19, organizzata in collaborazione con la scuola “I Pochi”. Suddivisi in gruppi di 50 persone, per motivi di sicurezza, i cittadini potranno rimettere piede in sala Ferrero, sala Zandrino e terminare la visita sul palcoscenico della Sala Grande. “Non aspettavi di rivedere il teatro come era prima” hanno precisato il sindaco di Alessandria, Rita Rossa, e l’assessore alla Cultura, Vittoria Oneto, affiancate dal Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, Pier Angelo Taverna. Il comunale oggi è sostanzialmente “un contenitore vuoto“, dove fa anche particolarmente freddo, ma “assolutamente sicuro”.

Obiettivo del tour di sabato è infatti mostrare alla città il risultato dei quattro lunghi anni di bonifica. Più di 18 mila ore di lavoro da parte di tecnici e operai specializzati della Switch che hanno portato a liberare dall’amianto una superficie di 67 mila metri cubi. “Il più grande spazio pubblico mai bonificato” ha sottolineato l’assessore Oneto. “Si è lavorato in condizioni spesso complicate – ha aggiunto il membro della Giunta –  Basti pensare che la Sala Grande era diventata un’enorme impalcatura alta 25 metri su cui si muovevano gli addetti alla bonifica”. Oltre alle operazioni tecniche a carico della Switch, e quantificate in circa 600 mila euro, la bonifica ha poi richiesto oltre 373 analisi, “alcune molto complesse e molto costose”, di cui si è fatta carico la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, insieme ai costi per lo smaltimento dell’amianto. Un impegno economico da circa 200 mila euro che è stato indispensabile e fondamentale per il rilascio della struttura. Nel teatro, ha precisato l’assessore Oneto, oggi la concentrazione massima di amianto rilevata è infatti di 0,3 fibre/litro,  “un dato assai inferiore al limite massimo di 1 fibra/litro imposto dallo Spresal per il teatro comunale”.

Per rassicurare ulteriormente i cittadini in vista del tour di sabato, l’amministrazione e la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria hanno voluto organizzare un convegno aperto a tutta la cittadinanza nel Broletto di Palatium Vetus, per lasciare “agli esperti” il compito di illustrare i risultati della bonifica. Giovedì 28 gennaio nella sede della Fondazione della Cassa di Risparmio di Alessandria, in piazza della Libertà 28, a partire dalle 10.30 il Direttore dei lavori di bonifica, Francesco Daquarti della 3i Engineering srl, il Responsabile dello Spresal Marina Ruvolo insieme al tecnico Marcello Libener ripercorreranno tutti i passaggi del lungo percorso di bonifica. “Verrà spiegato anche perché c’è voluto così tanto tempo per ultimare i lavori” ha precisato il sindaco Rita Rossa.

Sabato pomeriggio, poi, gli alessandrini  potranno finalmente rientrare nel teatro. “Vedere come è oggi la struttura darà certamente la percezione di quanto è stato fatto ma, soprattutto, di quanta strada ancora c’è da fare per arrivare a una riapertura totale del comunale”. Per ora, infatti, si procede a piccoli passi. Il Comune riallestirà la Sala Ferrero, dove il 16 aprile si terrà poi il primo spettacolo organizzato in collaborazione con il Teatro Regio di Torino. Per riaccendere tutte le luci del teatro, però, servirà una importante mano dal settore privato. “Abbiamo immaginato un teatro diverso rispetto al passato, anche perché la struttura così come era prima non è più economicamente sostenibile. A febbraio presenteremo il nostro progetto – ha concluso l’assessore Vittoria Oneto – e il nostro obiettivo è di calamitare quanti più investitori possibili per riaprire al più presto anche la Sala Grande”.

Tatiana Gagliano

 

 

 

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