Autore Redazione
mercoledì
8 Febbraio 2017
05:30
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Cronaca - Alessandria

Ad Alessandria il primo progetto di Nova Coop per i giovani contro gli sprechi alimentari

Si intitola Road to Sustainability e prevede tre appuntamenti distinti tra marzo e aprile, al centro Remix, in piazza Don Angelo Campora
Ad Alessandria il primo progetto di Nova Coop per i giovani contro gli sprechi alimentari

ALESSANDRIA – Per la prima volta in Piemonte la collaborazione tra il Comune di Alessandria e Nova Coop darà vita a un progetto sul tema della lotta agli sprechi alimentari, rivolto ai giovani dai 18 ai 25 anni. L’iniziativa, gratuita, si intitola “Road to Sustainability” e prevede due incontri laboratorio, l’11 e il 18 marzo. In queste occasioni i partecipanti potranno sostenere dei workshop sull’economia circolare e sull’agricoltura urbana e sociale. Non mancheranno momenti di discussione e elaborazione di soluzioni, anche in chiave auto-imprenditoriale.

Il primo aprile, infine, è stata fissata la giornata finale, “Open Space Technology”, alla presenza dell’Onorevole  Maria Chiara Gadda, prima firmataria della Legge sullo spreco e di altri soggetti e enti protagonisti del settore come il Consorzio Rifiuti o Amag Ambiente, tutto per “passare dallo spreco al valore”

Appuntamento al centro Remix, in piazza don Angelo Campora, al quartiere Cristo di Alessandria. Per maggiori informazioni basta scrivere alla e-mail collabora@proteina.cc Le iscrizioni scadono il 28 febbraio.

Intervista a Giorgio Baracco, presidente della cooperativa Proteina. 

Novacoop ha già avviato percorsi di sensibilizzazione delle giovani generazioni per promuovere questi valori: ad Alessandria è avviata da tempo una sinergia con la Caritas per donare i prodotti invenduti e ancora consumabili, dalla frutta alla verdura, fino alla carne o la pasta. Solo nel 2016 è stata donata ad Alessandria circa 60 mila euro di merce.

Circa 80 persone al giorno si recano alla mensa della Caritas” ha ricordato il direttore Giampaolo Mortara “e in questi anni la richiesta di cibo è aumentata. Abbiamo anche avviato un percorso di aiuto per circa 80 famiglie a cui destiniamo prodotti invenduti e che non sono destinati alla mensa per i pasti comuni.”

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